La situazione degli indie su PlayStation sta tutt’ora infiammando il web. Tutto cominciò da Iain Garner, co-fondatore di Neon Doctrine, un’azienda responsabile della pubblicazione di giochi indipendenti; egli, con un suo post su Twitter, ha mirato contro “il produttore di una console di incredibile successo che non ha Game Pass“. Ciò non può che trattarsi, chiaramente, di Sony.
Garner parla di un’indefinita “Platform X“, anche se è noto a tutti il bersaglio della sua accusa, cioè Sony. Stando a quanto riferito, la società nipponica non offre abbastanza supporto alle compagnie più piccole nella pubblicazione di giochi indie. Citando il suo Tweet, sembra che Sony “non fornisce agli sviluppatori gli strumenti necessari per gestire i loro giochi” e che per promuovere un gioco indie, i piccoli sviluppatori devono “fare i salti mortali e implorare“. Sempre nel suo post al veleno, Garner crede che il PlayStation Blog sia un sito non all’altezza per un’eventuale promozione, ritenendo anche che è meglio chiudere baracca e burattini qualora il gioco non piaccia a Sony.
OK. I am mad enough to burn some bridges. Because honestly, what's the point of a bridge that I am not allowed to cross.
So here is a thread about Platform X. I will not be defining Platform X but it's the operator of a very successful console and does not have Games Pass! pic.twitter.com/OJ2ZJz9BNy
— Iain Garner (@NeonIain) June 30, 2021
Proprio queste dichiarazioni hanno fatto rizzare le antenne a Jason Schreier, celebre giornalista videoludico di Bloomberg; egli ha voluto infatti ricostruire tutto l’avvenimento e i motivi che hanno portato Garner a questa rivolta contro Sony. Il giornalista è voluto partire proprio dall’opinione dello sviluppatore riguardo PlayStation Blog per aprire un discorso più ampio.
Nella ricostruzione del redattore di Bloomberg si legge ad esempio di come “i contatti con Sony possono richiedere a volte settimane o mesi di attesa prima di ricevere una risposta, se si è abbastanza fortunati da ottenere un contatto. E mentre le grandi produzioni vengono mostrate in primo piano sul PlayStation Store, per i giochi indie è difficile emergere e farsi scoprire dagli utenti“.
Lo stesso Schreier ammette che, comunque, “il marketing è più importante che mai per gli sviluppatori di videogiochi, con un numero sempre maggiore di titoli lanciati ogni anno e che competono per l’attenzione degli utenti. C’è chi, per dar vita al proprio progetto, investe i risparmi di una vita. Di conseguenza, un singolo passaggio promozionale in un negozio può fare la differenza tra successo e fallimento. Per questo ci sono sviluppatori che decidono di lamentarsi pubblicamente e rischiano, così facendo, di bruciare le proprie relazioni con Sony“.
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