Prima di iniziare con la recensione, chiariamo una cosa molto importante. Pokémon Unite non è un clone di League of Legends. Pokémon Unite è Space Jam. Chiaro? Bene, possiamo procedere.
Pokémon Unite è l’ultima trovata del franchise storico per appassionare grandi e piccini ai piccoli e colorati mostriciattoli che passano le giornate a darsele di santa ragione. Come se non bastassero gli infiniti spin-off della già celebre saga generazionale, di cui molti si sono persi nel tempo (un minuto di silenzio per Pokémon Ranger), adesso i nostri beniamini diventano l’icona di un frenetico MOBA. Due squadre di cinque giocatori si sfidano a chi riesce a prendere Gardevoir o Zeraora per primo, componendo squadre con meno support di quanto il gioco inviti a fare e si lanciano nella mischia per la più bizzarra e scoppiettante partita di pallacanestro a zone mai vista. Se questa premessa non vi basta a intuire il potenziale di un’opera del genere, oppure se già la conoscete e volete solamente sentire il nostro parere, noi di Kaleidoverse vi presentiamo la nostra Recensione del titolo di TiMi Studio Group e The Pokémon Company.
Pokémon Unite tra semplicità ed efficacia
Da dove si potrebbe cominciare se non con il discutere del cuore pulsante dell’opera, nonché pilastro del genere MOBA, ovvero il gameplay? Senza perdere tempo a snocciolare ogni singolo dettaglio del sistema di gioco, vi lascio con questo riassunto. Ogni giocatore controlla un Pokémon con abilità e statistiche differenti, che possono essere migliorate e personalizzate tramite oggetti e potenziamenti vari. Una volta in gioco, bisogna sconfiggere i Pokémon selvatici e quelli della squadra avversaria per accumulare punti. Questi devono poi essere portati e schiacciati in uno dei canestri presenti nel territorio nemico, aggiungendoli così al punteggio totale della propria squadra che a fine partita determinerà il vincitore.
La chiave della bellezza e del divertimento di Pokémon Unite risiede principalmente nella semplificazione delle meccaniche di gioco tipiche dei MOBA. Rispetto ad altri titoli dello stesso genere, qui ci troviamo a gestire partite molto più corte, personaggi con poche abilità che vanno dritte al punto e un sistema di parametria e statistiche ridotto all’osso. Questo permette a chiunque, anche ai meno avvezzi a questo tipo di gameplay, di imparare in meno di venti minuti tutto ciò che c’è da sapere e poi cominciare subito a mettersi alla prova contro altri giocatori. Perfetto per chi è alla ricerca di un multigiocatore leggero e poco impegnativo, sia a livello di studio che di tempo, così come chi vuole svagarsi con i propri amici in una nuova iterazione del sempre magico mondo dei Pokémon. Inclusa nel pacchetto c’è anche una coda classificata pensata per chi preferisce la competizione, anche se gli utenti più affezionati ai tecnicismi e alla complessità potrebbero stufarsi in breve tempo della carenza di profondità delle meccaniche.
Se gradite un approfondimento maggiore sul gameplay, vi lascio a quest’altro articolo in cui si parla più approfonditamente di cosa rende interessante o piatto il titolo. Noi, invece, passeremo agli altri aspetti che solitamente si trovano nelle recensioni con erba alta.
Gacha catch’em all
Pokémon Unite è free-to-play, il che immediatamente fa presagire il peggio tra microtransazioni e banner di pesca casuale. Per fortuna, almeno allo stato attuale, gli sviluppatori hanno mantenuto un ottimo equilibrio tra l’esperienza base gratuita e i vantaggi per chi è disposto a metter mano al portafoglio.
Il pacchetto base offre al giocatore missioni giornaliere per ottenere valuta di gioco, un Pass che garantisce ricompense anche succose completando determinati obiettivi, ogni elemento di gameplay (tranne uno che vedremo più tardi) e anche periodici premi casuali per chi dedica il giusto tempo a Pokémon Unite. Tutto questo garantisce sufficienti monete e ticket per acquistare nuovi mostriciattoli a un discreto ritmo, personalizzare il proprio avatar con un completo carino e, se si è fortunati, convertire le ore spese in arena con buone ricompense (tra cui il bellissimo Venusaur che vedete qui sotto).
Tutto ciò che concerne il gameplay, dagli strumenti equipaggiabili ai Pokémon sbloccabili, è ottenibile senza spendere una lira. L’assenza di meccaniche pay-to-win permette di mantenere un quasi perfetto equilibrio tra utenti premium e giocatori occasionali, lasciando a questi ultimi la possibilità di confrontarsi a dovere con qualunque avversario. L’unica pecca del sistema concerne gli equipaggiamenti: attraverso dei gettoni speciali, questi possono essere migliorati per garantire potenziamenti maggiori e più impattanti. Senza accedere allo shop sembra molto difficile accumulare sufficienti gettoni per potenziare adeguatamente gli strumenti, concedendo dunque un piccolo vantaggio a chi invece li possiede – fortunatamente secondario alla bravura e al gioco di squadra, che possono sconfiggere chiunque a prescindere da oggetti e livelli. Con il tempo questa differenza non rimane più tale, quindi non ritengo di doverla sottolineare come un difetto.
Qualora doveste decidere di invece puntare a un’esperienza premium, Pokémon Unite offre abiti e grafiche alternative per i Pokémon (nonché maggiori ricompense dal Pass) che potete utilizzare per aggiungere varietà e un tocco personale al vostro profilo.
Un occhio al passato e un orecchio al futuro
Nei primi giorni di annuncio di questo titolo, molti si sono chiesti se far sposare i Pokémon a un genere particolare come i MOBA potesse funzionare in modo efficace. Da questo punto di vista, l’egregio lavoro degli sviluppatori ha permesso quello che probabilmente è uno dei migliori risultati possibili.
Dal punto di vista grafico, lo stile dell’arena, dell’interfaccia e dei mostriciattoli è pulito e accattivante. C’è colore e varietà nel mondo di Pokémon Unite, che rimane coerente con la controparte RPG della serie principale del franchise (specialmente con l’ottava generazione). Le animazioni sono il punto di forza del comparto artistico, specialmente per quanto riguarda le mosse: se si è esperti del mondo Pokémon, è sufficiente una rapida occhiata ai movimenti e agli effetti di un personaggio per intuire immediatamente cosa stia facendo, da cosa mettersi in guarda e soprattutto a quale sia la corrispettiva mossa. La UI si prende oltretutto il merito di enfatizzare le azioni importanti di squadra piuttosto che dei singoli, creando coesione tra i giocatori e allontanando i fenomeni di tossicità o frustrazione tipici dei MOBA di alto livello.
La musica e gli effetti sonori si presentano orecchiabili e funzionali al loro scopo, sebbene si avverta la mancanza di un tocco di nostalgia. Le nuove tracce sono certo entusiasmanti e ricche di energia, ma danno la sensazione di volersi scollegare dall’anima del franchise e proiettarsi più sulle mode dei giorni nostri. Una scelta che non è obiettivamente né un dramma né un successo. Il giudizio è lasciato alle orecchie di noi giocatori. Meglio Remoat Stadium o Sciroccopoli?
Il mio Greninja è un Michael Jordan blu
Tirando le somme, Pokémon Unite è un esperimento ben riuscito che ha intrattenuto e intratterrà milioni di appassionati per diverso tempo. La sua semplicità e immediatezza ha permesso la creazione di un bacino di utenza enorme e attivo ventiquattr’ore su ventiquattro; bisogna ora vedere come gli sviluppatori manterranno fresca la formula per evitare che il loro pubblico si stanchi dell’offerta. L’esperienza gratuita è ottima così come le opzioni offerte a chi è interessato a supportare finanziariamente il titolo, lasciando però questi elementi fuori dal gameplay rapido, accattivante e ricco di azione.
Se lo volete provare, Pokémon Unite è disponibile gratuitamente su Nintendo Switch e non richiede nemmeno l’abbonamento a Nintendo Online. Presto lo vedremo approdare anche su Android e iPhone, che siamo già sicuri si sposeranno bene con l’impronta “mobile” dell’opera. Noi di Kaleidoverse vi ringraziamo per la lettura e vi rimandiamo al nostro canale Telegram per essere sempre aggiornati sulle ultime uscite e sulle notizie più calde del mondo dei videogiochi. Vi ricordiamo anche che, se siete interessati a migliorare, abbiamo già pronte delle guide su Pokémon Unite nell’apposita sezione del sito.
Ora andate e catturateli tutti, ma ricordatevi anche di schiacciarli nei canestri per evitare di perderli. Non si sa mai quando un Absol o un Pikachu spunteranno fuori dal primo cespuglio per rispedirvi (amichevolmente) al vostro punto di respawn.
Pokémon Unite prende la formula di MOBA e la riscrive in chiave semplice e diretta. Partite veloci ed equilibrate anche per i meno avvezzi, immerse in scontri e animazioni che fanno l'occhiolino agli appassionati di questo immenso franchise. Applausi alla gestione delle animazioni che mantengono chiaro e accattivante il gameplay, così come un occhiolino al buon equilibrio tra esperienza free-to-play e premium. Pokémon Unite non sarà adatto a chi cerca la profondità e la parametria, ma è certo un ottimo passatempo con un piccolo lato competitivo che punta ad accontentare il mondo intero.