Basata sui romanzi Cronache del Ghiaccio e del Fuoco – nati dalla penna di George R. R. Martin – la serie televisiva Il Trono di Spade (Game of Thrones) è così conosciuta e amata che è quasi assurda l’idea di essere qui per convincere qualcuno a recuperarla. Tuttavia è stato da poco rilasciato il teaser ufficiale della serie House of the Dragon, il primo di quelli che si prospettano essere multipli spin-off dello show originale; quindi, se siete tra coloro che non hanno mai visto Il Trono di Spade, siamo qui per illustrarvi i motivi per cui, mi dispiace comunicarvelo, avete fatto un grosso errore. Creata da David Benioff e D. B. Weiss, conta in totale 73 episodi divisi in otto stagioni e ha vinto ben 59 premi Emmy su 160 nomination. Una serie avvincente, talvolta macabra e così cruda da aver ricevuto delle critiche per le scene di nudo e la violenza eccessiva, ma se queste cose non vi urtano, bene! Abbiamo già fatto il primo passo.
Il Trono di Spade: tra fantasia e realtà
Game of Thrones è ambientato in un mondo immaginario diviso principalmente in due territori: Westeros ed Essos. Mentre il secondo è più trascurato, nel senso che vedremo lì lo sviluppo di pochi personaggi, a Westeros verremo trasportati in un mondo di intrighi politici e giochi di potere di coloro che mirano a questo fatidico trono, siccome colui che vi si siede detiene anche il potere sui Sette Regni che costituiscono il territorio occidentale. Tali intrighi, intrecci e giochi mentali, insieme alle notevoli guerre dettate da brillanti strategie militari, ci fanno percepire questo fantasy quasi come una storia… storica. Beh, per l’autore non era abbastanza. Draghi, sacerdotesse che partoriscono ombre, uomini in grado di cambiare viso, addirittura uno zombie verso la fine – non di quelli che siete abituati a vedere in The Walking Dead – rendono la serie letteralmente magica. Se a tutto ciò aggiungete la grande fantasia di George R. R. Martin, il quale ha creato gli Immacolati, i Dotraki, gli Estranei e tanto altro che non posso nominare senza che vi chiediate di cosa sto parlando, la serie ha i presupposti per essere perfetta.
Verserete tantissime lacrime
Una delle caratteristiche che hanno reso Game of Thrones incredibilmente famosa è l’enorme numero di decessi che si verificano nel corso delle stagioni. George R.R. Martin stesso in un’intervista ha dichiarato come egli voglia che i suoi fan abbiano paura di girare le pagine dei suoi libri. Triste, senza alcun dubbio, ma non è fastidioso quando “sappiamo” a prescindere come andranno avanti i film, le serie e, perché no, i libri, solo perché diamo per scontato che i protagonisti vinceranno? Qui non avrete questo problema! Non affezionatevi a nessuno, consiglio personale, perché vivrete costantemente in ansia e se quelle persone arriveranno all’episodio successivo vi renderete conto di aver smesso di respirare per una quarantina di minuti. Insomma, dare qualcosa per scontato nel Trono di Spade vuol dire commettere un madornale errore.
Chi vogliamo sul Trono di Spade?
Probabilmente un altro dettaglio che rende Il Trono di Spade una grande saga sono le particolarità dei personaggi. Vi confesso una cosa: ho mentito; consigliandovi di non affezionarvi ai personaggi ho detto qualcosa di assolutamente infattibile. Sono tutti così ben approfonditi che spesso non riuscirete neppure a tifare per una fazione precisa e, quando avverranno le varie guerre, sarete spezzati in due perché vorreste veder vincere entrambe le parti. I protagonisti si intrecciano meravigliosamente, all’inizio vi chiederete come, perché alcuni saranno a Westeros e altri si trovano nell’altro continente, ma ciò è studiato proprio per mostrarci le varie sfaccettature di questo mondo incredibile. Addirittura in interi episodi ci saranno dei personaggi semplicemente in viaggio ed essenzialmente li vedremo fare dei discorsi, ma li ameremo! Per fare un esempio: Tyrion Lannister, uno dei protagonisti, è bravo solo a parlare (e a bere), ma è inevitabile amarlo ogni volta che apre bocca.
In tutto questo, di cosa parla la serie?
Game of Thrones all’inizio può risultare un po’ confusionaria se non si presta attenzione. La numerosità dei personaggi, il background della storia – a tal proposito, Il Trono di Spade può essere forse l’unica serie a poter dire di aver “ucciso” il personaggio che ha scatenato tutta la trama prima ancora che la storia vera e propria iniziasse -, gli intrighi presenti fin da subito, i ruoli di tutti e un’aggiunta di magia rendono la saga tanto spettacolare quanto complessa.
Diciamo che possiamo comunque dividere la trama in base a due macroargomenti, ovvero due lotte, una interna e una “esterna”. Per quanto concerne la prima, essa si svolge all’interno dei continenti, in particolare a Westeros: varie casate si troveranno a voler conquistare il fatidico trono e, con esso, il potere. Ammirerete gli Stark per il loro onore, i Lannister per l’intelligenza; i Tyrell per l’astuzia, la Khaleesi per la bontà… insomma, alla fine vincerà solo uno, a voi decidere su chi scommettere. Parlando invece della seconda parte della trama, essa riguarda un’ipotetica lotta tra gli uomini e i cosiddetti “estranei”. Fin dal primo episodio, o meglio, a pochi minuti dall’inizio di questo, un personaggio annuncerà il loro ritorno. Esseri dalla carnagione blu, che sembrano immortali e che distruggono chiunque sul loro cammino. Cosa vogliono? Perché fanno ciò che fanno? A voi scoprirlo.
Un finale disastroso
Solitamente i fan delle serie non sono mai tutti dalla stessa parte, ma quando rovini qualcosa di così meraviglioso l’unione fa la forza. La maggior parte di essi infatti, me compresa, hanno iniziato a odiare Il Trono di Spade dalla penultima stagione, sebbene sia stata l’ultima a essere catastrofica. La costruzione dei personaggi è stata completamente distrutta, il finale è abbastanza privo di senso e ci sono anche dei buchi di trama colossali. Vista e considerata l’attenzione che da sempre nella serie è stata posta a ogni più piccolo dettaglio, un cambiamento così grande e, a mio avviso, del tutto inspiegabile risulta grave. Nonostante ciò, così come la conclusione che tanti hanno odiato di How I Met Your Mother non ha rovinato la bellezza di tutte le altre puntate, allo stesso modo io vi consiglio vivamente di non lasciarvi fermare da questa critica. Il Trono di Spade vale molto, in particolare se pensate che le prime stagioni sono state seguite da Martin stesso e seguono fedelmente i libri; caratterizzata da una trama avvincente, personaggi interessanti e un mondo originale in ogni suo aspetto, vi consigliamo assolutamente di recuperarla. Nella speranza di avervi convinti, siete come sempre invitati a non perdervi alcuna novità del mondo cinematografico unendovi al nostro canale Telegram e sul sito Kaleidoverse.