Netflix ci ha concesso l’onore di riprodurre con qualche giorno di anticipo il nuovo film The Privilege, disponibile dal 9 febbraio, e dopo esserci ripresi dalla visione vogliamo parlarvi delle nostre impressioni in questa recensione. Il lungometraggio appartiene senza dubbio alla categoria Horror, grazie alla presenza di numerosi elementi caratteristici del genere quali spiriti malvagi, esorcismi e oscuri accadimenti soprannaturali, tutto contornato dalla – diciamo quasi – normale vita adolescenziale dei due ragazzi protagonisti Finn e Lena. Non è ben chiaro il messaggio che gli autori vogliono comunicare allo spettatore, se non incutere una tremenda angoscia per tutta la visione, perciò cercheremo di interpretare la pellicola evitando (come sempre) qualsiasi tipo di spoiler.
The Privilege è un film ambientato e prodotto in Germania della durata di 107 minuti diretto da Felix Fuchssteiner e Katharina Schöde, coppia che ha collaborato alla realizzazione della trilogia Ruby Red, sempre tedesca. L’unico attore conosciuto, nonché protagonista principale della storia, è Max Schimmelpfennig (Finn) provienente dal successo della serie TV Dark, nella quale ha vestito i panni di Noah. Abituato ormai a fenomeni paranormali, questa volta il giovane attore verrà ulteriormente avvolto da misteriosi eventi, e indagherà insieme all’aiuto della sua migliore amica Lena (Lea Van Acken) per risolvere l’arcano. Scendiamo ora più nel dettaglio e procediamo con ordine partendo dalla trama.
The Privilege: la trama
Dopo aver assistito alla terribile notte in cui perse la vita sua sorella maggiore, Finn, vive un’adolescenza tra psicanalisi, farmaci e strane visioni. Abita in una lussuosa casa insieme alla sua famiglia benestante, e frequenta lo stesso prestigioso istituto scolastico della sua amica Lena, ma il susseguirsi di raccapriccianti eventi portano i due a indagare sulle sempre più frequenti morti misteriose intorno a loro.
Vista così la trama sembra semplice, ma non avete idea di quante cose succedano in The Privilege. Tralasciando la partenza che ti lascia incollato alla sedia – neanche il tempo di prendere i popcorn – tutto il film mantiene un ritmo alto senza un attimo di tranquillità. Sicuramente questa scelta trova successo nel tenere gli spettatori col fiato sospeso, ansiosi di scoprire sempre più informazioni sulla miriade di eventi che bombardano la vita del povero Finn, ma finisce col creare troppe aspettative sul finale, decisamente affrettato e di pessima realizzazione. Detesto in maniera particolare tutti quelle pellicole che nascondono bene il grande mistero da svelare e poi si perdono totalmente alla fine, lasciando con la classica domanda “veramente è finito così?“.
Interessante ma confusionario
Ci sono tante cose interessanti nel film, talmente tante da non riuscire a spiegarle tutte, ed è proprio questo il difetto principale di The Privilege. Durante la visione non si riesce a capire cosa sia reale e cosa invece sia frutto delle visioni del protagonista; fin qui tanto di cappello perché raramente accade, però poi bisogna spiegare o comunque dare degli spunti per ricollegare tutto. Quando si vuole celare il quadro generale si struttura la pellicola come un grande puzzle, man mano ogni tassello viene collocato al proprio posto, ma qui è come se ne avessimo risolto uno da 1000 pezzi avendone a disposizione soltanto 800, manca qualcosa.
Che hanno in comune uno spirito malvagio, un fungo e un’anziana nuda? Apparentemente niente direte voi, eppure The Privilege riesce a interconnetterli in modo davvero assurdo, senza senso ma assurdo. Mi dispiace davvero per il risultato finale perché per tutto il film sono rimasto sbalordito da alcune idee, ho chiuso gli occhi per non guardare la crudità con cui molte scene sono state realizzate, insomma aveva tutte le carte in regola per rientrare tra gli horror da consigliare agli amici.
Un messaggio contro le droghe?
Altro punto fondamentale è il messaggio da trasmettere al pubblico, e qui è tutto fuorché chiaro. Pensando e riflettendo su quale possa essere, l’unica conclusione plausibile è quella contro le droghe o l’abuso di farmaci, soprattutto in soggetti giovani. I rave stanno alla Germania come la pizza all’Italia, questo è un dato di fatto, Finn e Lena infatti partecipano a questo party all’insegna della trasgressione in una location abbandonata, descrivendo alla perfezione gli eccessi di molte generazioni, con conseguenti terribili postumi, utilizzati come spiegazione allo strano comportamento del protagonista da parte dei genitori. Che abbiano voluto sensibilizzare gli adolescenti a un uso più responsabile di questo divertimento?
Ribadiamo la difficoltà con cui siamo riusciti a estrapolare un messaggio dal contesto, ammesso ce ne sia uno. Esatto, non ci stupiremmo se gli autori dichiarassero la totale assenza dello stesso all’interno di The Privilege. Magari è solo una storia inventata al fine di spaventare, senza dover necessariamente comunicare qualcosa, ma in questo caso perderebbe ulteriormente di valore e significato. Speriamo non sia così e vi invitiamo a scrivere la vostra interpretazione sotto al nostro articolo, qualora siate riusciti a captare un messaggio diverso da quello appena letto. Purtroppo non è disponibile un trailer italiano del film, ma vi assicuriamo la presenza del doppiaggio nostrano su Netflix.
Le nostre conclusioni su The Privilege
Arrivati a questo punto dobbiamo tirare le somme inserendo nella formula pro e contro di The Privilege, riuscendo però ad ottenere soltanto una sufficienza striminzita. Parte benissimo, prosegue in modo interessante, per poi perdersi totalmente nella parte finale, come tanti altri film finiti nel dimenticatoio. Pur rispecchiando alcune caratteristiche degli horror fondamentali, non ci sono interpretazioni eccelse in grado di sopperire alle mancanze, ne effetti speciali particolari che lasciano un segno, anzi tutt’altro. Spesso un budget limitato o la semplice visione sbagliata di un progetto rischiano di compromettere irrimediabilmente l’intera realizzazione, affliggendo gli spettatori con domande a cui non avranno mai risposte.
Siamo davvero curiosi di sapere cosa ne penseranno gli abbonati Netflix, nel frattempo vi invitiamo a leggere tutti gli altri articoli sul mondo del cinema e dei videogiochi sul nostro sito Kaleidoverse.it, in cui troverete tante novità, recensioni e approfondimenti interessanti da leggere tutti d’un fiato; ricordiamo inoltre la possibilità di entrare a far parte della nostra community grazie al canale Telegram, che vi consentirà di restare sempre aggiornati sulle notizie più recenti pubblicate. Seguiteci anche attraverso i social network, da Instagram a Youtube, per partecipare ai nostri sondaggi e alle divertenti challenge proposte esclusivamente per voi.
Il nuovo film Horror tedesco The Privilege è disponibile nel catalogo Netflix, tra oscuri misteri e macabri eventi riesce quasi per tutto il lungometraggionel suo spaventoso intento, per poi perdersi banalmente in un finale affrettato e privo di sostanza. Un vero peccato vista la presenza di buoni elementi narrativi e un giusto ritmo capace di tenere con il fiato sospeso. Un titolo da guardare senza troppe pretese, comunque in grado di far chiudere gli occhi in alcuni momenti davvero raccapriccianti.