Dimenticatevi di Jessica Fletcher, di Detective Conan e anche della gang di Scooby-Doo. Charles, Mabel e Oliver sono gli attira sfighe di questo decennio. Dove si muovono arrivano i guai. Only Murders in the Building 2 si è concluso nella mattina del 23 agosto 2022, dopo un rilascio periodico durato 9 settimane su Disney+. La serie comedy-crime ideata da Steve Martin stesso (interprete di Charles) e John Hoffman ha come punto di forza una scrittura estremamente sagace che spazia dalle scene comiche a momenti seri e pieni di suspence. Only Murders in the Building è forse la serie migliore mai creata? Sicuramente no, ma è quel genere di prodotto che permette di staccare dalla propria vita e godersi un mistero senza troppe pretese. Non ci sono scene cruente o iper spaventose. Non ci sono jump scare da crepacuore così come non ci sono scene con una tensione altissima.
Tuttavia, ci sono una buona recitazione e una sceneggiatura intelligente. In queste settimane abbiamo visto i protagonisti destreggiarsi tra labirinti nascosti, esplosivi glitterati, viaggi a Coney Island e test di paternità dal difficile risultato. La stagione non ha solo dato vita a un nuovo mistero dalla difficile soluzione, ma ha dato allo spettatore tante nuove informazioni sugli inquilini dell’Arconia. La serie continua a carburare sempre di più e ne sono testimoni i nuovi personaggi spesso interpretati da volti noti (in primis il ruolo di Alice Banks che ha il volto di Cara Delavigne). Noi di kaleidoverse.it abbiamo recensito episodio per episodio e, ora che siamo arrivati alla fine, vi diciamo cosa abbiamo pensato di questa stagione 2 di Only Murders in the Building.
Quando la sceneggiatura non sbaglia un colpo
La sceneggiatura di questa serie è scritta da Thembi L. Banks, Matteo Borghese, Rachel Burger, Kirker Butler, Valentina Garza, Madeleine George, Joshua Allen Griffith, John Hoffman, Noah Levine, Stephen Markley, Steve Martin, Kristin Newman, Ben Philippe, Kim Rosenstock, Ben Smith e Rob Turbovsky. Questo team creativo di scrittori è riuscito a creare già nella prima stagione vicende scorrevoli, divertenti ma che sorprendessero anche il pubblico. Se cercate il nuovo Criminal Minds o il nuovo NCIS, Only Murders in the Building non è ciò che volete. Se invece state cercando qualcosa più in stile Castle, quindi dove ci sono le indagini ma anche momenti davvero comici, questa serie è quello che cercate.
Martin Short e Steve Martin sono ormai colleghi inseparabili. Spesso sullo stesso set anche per altri prodotti, in questa serie riescono a creare battibecchi e dialoghi estremamente realistici tra Oliver e Charles. Selena Gomez è invece quell’elemento che non ti aspetti possa funzionare. Se nella prima stagione aveva il ruolo della ragazza scontrosa che non vuole aprirsi, in Only Murders in the Building 2 la giovane Mabel è sempre se stessa ma molto più onesta con i suoi buffi vicini. Ed è proprio quest’improbabile amicizia tra una ragazza dal passato difficile, un attore prossimo alla pensione e un regista in bancarotta che rende la serie diversa da tutte le altre. Ci sono i delitti, le indagini, i podcast e i misteri, ma alla fine rimangono Mabel, Charles e Oliver che dimostrano perfettamente come l’unione può davvero fare la forza.
Un finale sorprendente e un cameo inaspettato
Cosa ci fanno un nuovo delitto, uno spettacolo a Broadway, un sipario che si alza e Paul Rudd in un impermeabile beige nella stessa scena? Creano il perfetto finale a sorpresa di Only Murders in the Building 2. Nessuno si aspettava di vedere l’attore di Ant-Man in questa serie, almeno quanto nessuno si aspettava l’uscita dell’ultimo episodio a sorpresa di The Sandman con un cast stellare. Eppure eccolo lì, negli ultimi tre minuti del decimo episodio di questa nuova stagione a lasciarci con un nuovo delitto irrisolto che apre le porte a una terza stagione che già promette bene e che sarà probabilmente fuori dall’Arconia. Insomma, come abbiamo già accennato, se negli anni ’60-’70 avevamo Scooby-Doo ad attirare omicidi come il miele le mosche, negli anni ’80-’90 avevamo Jessica Fletcher e negli anni ’90-2000 avevamo Detective Conan, oggi abbiamo i tre vicini dell’Arconia.
Non importa, infatti, dove Mabel, Charles e Oliver siano o cosa stiano facendo, saranno i delitti ad arrivare da loro. Il bello di questa serie è che non ha bisogno di una morte a episodio o un mistero ad episodio. Proprio perché i tre protagonisti non sono poliziotti o investigatori professionisti, i dieci episodi seguono nel dettaglio le loro indagini così da portare anche lo spettatore a ragionare di pari passo coi personaggi. Da Tim Kono a Bunny, ora il mistero sarà su Ben Glenroy e sulla sua morte avvenuta misteriosamente ma alla luce del sole, o meglio dei riflettori.
Le nostre conclusioni su Only Murders in the Building 2
Se siete persone fameliche di crimini e storie misteriose, se da bambini siete cresciuti a pane e Cluedo, Only Murders in the Building è una serie assolutamente imperdibile. Inizialmente si rimane per la storia, raccontata con destrezza e comicità, ma successivamente si resta per i personaggi e per le risposte. Le soluzioni di questa serie ideata da Steve Martin sono sempre lontane da quello che lo spettatore può pensare. Certo, questo prodotto non manca di qualche difetto. Alcuni attori in secondo piano non sono sempre al top e alcuni episodi tendono ad essere più sottotono di altri. Ma sarà la breve durata di ogni episodio, saranno i colori e sarà il carisma, oltre che la complessità, dei protagonisti, ma Only Murders in the Building diventerà quasi sicuramente un cult in un prossimo futuro.
Anche questa seconda stagione ha un finale aperto. Non è Mabel a essere nei guai stavolta, ma il delitto è più misterioso che mai, il che non può che lasciare spazio ad almeno un’altra stagione. La serie è talmente entusiasmante che noi di Kaleidoverse non possiamo che dirci contenti della scelta di continuarla e speriamo verrà scritta e girata al più presto. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, degli anime, dei manga, dei videogiochi e molto altro, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci sul sito Kaleidoverse.
Finita la seconda stagione di Only Murders in the Building 2 possiamo dire che anche questa volta la serie cii ha sorpresi. Pensavate che il colpevole fosse un certo personaggio? Beh ricredetevi, perché è un altro. No, ricredetevi una seconda volta perché non era neanche lui... e nemmeno il terzo o il quarto che credevate ma l'ultima persona della lista. Quella più anonima, che mai avreste considerato. O forse sì?
Grazie a una sceneggiatura brillante, attori che riescono ad affrontare egregiamente sia le scene comiche sia quelle serie, questa seconda stagione di Only Murders in the Building non apre le porte solo a un proseguo, ma all'entrata dei protagonisti in quella rosa di personaggi acchiappa sfiga tipica dei gialli televisivi. Detective Conan, Jessica Fletcher e Scooby-Doo spostatevi, ci sono dei nuovi investigatori in città. Speriamo solo che tutti questi personaggi non si ritrovino mai nello stesso posto.