A volte per tornare alcune serie ci mettono un po’ di tempo, e forse pensando con ironia La Ruota del Tempo ha fatto buon uso del suo: dopo quasi 2 anni di assenza la produzione targata Sony e Amazon è finalmente tornata con la seconda stagione, disponibile dal 1° settembre su Prime Video, e ci riporta nel mondo fantastico tratto dai romanzi di Robert Jordan e Brandon Sanderson. La prima stagione era piaciuta molto – sia a noi di Kaleidoverse (lo avevamo detto qui) – che agli spettatori, quindi non potevamo non tratteggiare anche in questo caso la nostra opinione iniziale, che trovate in questa recensione (rigorosamente no spoiler).
La serie riprende un anno dopo gli eventi della prima stagione e segue ancora una volta i nostri personaggi mentre cercano di dare un senso alle loro vite dopo la battaglia di Fal Dara. Il Fato non sembra però essere disposto a dare loro tregua, mentre si fa strada più chiaramente rispetto ai primi episodi anche l’aspetto più politico della società delle Aes Sedai. La seconda stagione comprende – proprio come la prima – 8 episodi e presenta nuove aggiunte al cast. Prima di parlare degli aspetti più tecnici, però, vediamo per sommi capi cosa possiamo aspettarci dalla seconda stagione de La Ruota del Tempo.
La seconda stagione, il Drago Rinato e l’ultima battaglia
Sembra passato un intero anno dalla battaglia di Fal Dara, che doveva essere l’ultima e si è invece rivelata la prima di una lunga serie, e i ragazzi dei Fiumi Gemelli hanno preso strade separate. Mentre Moiraine (Rosamunde Pike) e Lan (Daniel Henney) affrontano una profonda crisi a causa dell’assenza dell’Unico Potere nel loro legame, Egwene (Madeleine Madden) e Nynaeve (Zoë Robins) vivono e studiano alla Torre Bianca come novizie. Altrove Perrin (Marcus Rutherford) e Liolal (Hammed Animashaun) viaggiano insieme ad alcuni dei soldati di Shienar, alla ricerca del Corno di Valere.
E Rand (Josha Stradowski)? Il Drago Rinato vive da tutt’altra parte e si impegna per non impazzire (il destino che tocca tutti gli uomini che sanno incanalare) dedicandosi a una vita tutta nuova. Rand non è, inoltre, l’unico che ritroviamo: c’è anche spazio per Mat (Dónal Finn), Logain (Álvaro Morte) e Liandrin (Kate Fleetwood). Inoltre, nella parte occidentale del continente prende piede una vera e propria invasione, a capo della quale troviamo personaggi nuovi e misteriosi.
La Ruota del Tempo Stagione 2: qualche scatto e il nuovo cast
Di primo acchito la seconda stagione de La Ruota del Tempo sembra una fedele prosecuzione della prima: la storia prosegue dopo una pausa, ma conserva la fluidità e la coerenza necessarie per non confondere lo spettatore. Nonostante questo sono presenti dei cambiamenti: forse il più evidente è il recasting che ha colpito il personaggio di Mat Cauthon, che se nella prima stagione aveva il volto di Barney Harris ora prende vita grazie a Dónal Finn (La Leggendaria Dory Wilde), che sembra riuscire senza particolare sforzo a mantenere inalterato il carattere del personaggio.
Un altro cambiamento riguarda un aspetto più tecnico, ovvero il montaggio. Già nel corso dei primi 8 episodi, infatti, si notava una sorta di macchinosità nel montare le varie inquadrature che formavano le scene, e in questa seconda stagione questa inesattezza si rivela essere molto più marcata e dissonante, arrivando a essere più che evidente in più di un’occasione. È un peccato, dal momento che la serie non presenta altre pecche tecniche, e ci auguriamo che i restanti episodi non presentino altri momenti del genere, perché impattano la visione rendendo una singola scena piena di ripetizioni.
Uno sviluppo promettente
Concentrandoci sulla storia, invece, non possiamo che essere interessati a quello che vedremo in questa seconda stagione. Nella prima abbiamo conosciuto i personaggi e il mondo fantasy di La Ruota del Tempo (almeno, ne abbiamo conosciuta una parte). La seconda stagione invece si tuffa a capofitto nello sviluppo degli eventi, legando ancora più a fondo i singoli personaggi alle vicende narrate e approfondendo le loro motivazioni e i loro caratteri.
Come giustamente detto nella recensione della prima stagione La Ruota del Tempo riesce a risultare accattivante senza far sentire stupido lo spettatore, e senza buttarlo di petto in intrighi politici difficili da seguire. No, come serie fantasy La Ruota del Tempo è complessa al punto giusto, e alzare la posta in gioco è, dopo 8 episodi, naturale e convincente per chi guarda. Lo spettatore, così ammaliato dalla bellezza e dalle sfaccettature dei protagonisti, non vuole più abbandonare il mondo di Moiraine e compagni, anzi: vorrebbe saperne sempre di più.
La Ruota del Tempo, seconda stagione: le nostre conclusioni (per ora)
Siamo davvero elettrizzati per il ritorno di La Ruota del Tempo su Amazon Prime Video, e speriamo che lo sarete anche voi. La ruota, come sapete bene, non smette mai di girare, e a partire da questa stagione la Luce e l’Oscurità inizieranno a muoversi in maniera più evidente per plasmare il futuro del mondo. L’evoluzione di determinati personaggi e l’arrivo di altri, nuovi ed enigmatici figuri prospetta una stagione tutta da gustare, un episodio alla volta.
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