Silver e il libro dei sogni è un film uscito l’8 dicembre su Amazon Prime Video della regista Helena Hufnagel. La storia è basata sul romanzo omonimo di genere fantasy di Kerstin Gier del 2013 (titolo originale Silber- Das erste buch der träume, primo libro di una trilogia). Questo film ci trasporta dritti nel mondo onirico come già avevano fatto Peter Pan e Sandman ma stavolta la storia sarà un po’ diversa dal solito. Ad accompagnarci in questo viaggio abbiamo come protagonista la diciassettenne Liv insieme ai suoi nuovi amici e il fratellastro Grayson. Andiamo a scoprire grazie alla trama che cosa ci aspetterà all’interno del film e del suo percorso attraverso i sogni ma anche gli incubi.
Viaggio casuale nel mondo dei sogni
Liv (Jana McKinnon) è una ragazza di diciassette anni, orfana di padre, che si trasferisce a Londra insieme a sua mamma Ann (Nicolette Krebitz) e la sorella Mia (Riva Krymalowski). Lo spostamento non sarà temporaneo dato che la madre comunicherà successivamente che la casa di Ernest (Rory Nolan), il suo nuovo compagno, sarà la loro nuova dimora. Qui conoscerà il suo fratellastro Grayson (Théo Augier Bonaventure) e la sorella gemella Florence (Gwenaelle Gillet). Liv, durante una solita notte di sonno movimentato, si ritrova a camminare in un lungo corridoio pieno di porte di tutti i tipi. Decisa ad aprirne una scopre che è quella del fratellastro Grayson ed assiste ad un rituale che lui e i suoi amici Jasper (Efeosa Afolabi), Henry (Rhys Mannion) e Arthur (Chaneil Kular) stanno compiendo in un cimitero.
Insieme al fratellastro scoprirà di poter viaggiare attraverso i sogni delle persone. Ciò avviene solo nel caso in cui si abbia addosso qualcosa della persona di cui vuole visitare il sogno e viene chiamata ancora. Durante il rito di iniziazione per far entrare Liv ufficialmente nel club dei sognatori i cinque esprimono un desiderio, scritto e poi bruciato, su un bigliettino. Non sanno però che all’avverarsi del desiderio bisogna pagare un dazio ossia l’avveramento del loro peggior incubo. Mentre Liv legge il libro dei sogni scopre il piccolo tranello durante uno dei viaggi onirici. Alcune pagine, rimaste bianche quando lo si legge da svegli, si riempiono di frasi che portano a capire l’inganno dietro il desiderio più grande. Inizia così la corsa per capire come eliminare la maledizione e salvarsi dall’incubo.
Un mondo onirico diverso dal solito
Quello che ci viene presentato in questo film è un mondo onirico un po’ diverso dal solito. Già solo con Peter Pan c’è in mezzo un’isola di diversità mentre con Sandman il mondo è tutt’altra cosa. Liv si troverà a percorrere lunghi corridoi tappezzati di porte variopinte e di tutte le forme e ognuna collegata ad una persona diversa. Apprezzabile il metodo con cui queste porte vengono aperte per creare una sorta di privacy tra i sogni di tutti. Ciò che però rende interessante tutta la vicenda è proprio la presenza dell’incubo non come sogno brutto in sé ma come dazio da pagare. Questo giochino tenuto nascosto da Anabel, un ex membro del club, dà una spinta alla trama cambiando il sapore da idilliaco a traumatico.
L’incubo, che è già presente in alcuni viaggi di Liv e Henry, diventa qualcosa di tangibile nella realtà e non solo confinato nel mondo onirico. Ognuno dei componenti del club ha un incubo diverso ma solo Henry non avrà il coraggio di dirlo ad alta voce perché troppo difficile da ammettere. C’è un aspetto che viene un po’ trascurato all’interno del film probabilmente per via della durata imposta. Il rapporto tra Liv e Henry viene solo abbozzato e non approfondito forse per lasciare spazio ad altro di più importante per la trama. Ci sono avvenimenti la cui risoluzione avviene in maniera inspiegabile o troppo frettolosa. Ad esempio il ritorno di Persephone, cugina di Arthur, non viene spiegato ma avviene e basta (dov’era finita scopritelo voi) mentre la sorellina di Henry invece fa il suo ritorno in scena attraverso un messaggio con una foto.
L’avvento di Anabel
L’entrata in scena di Anabel rende ancora tutto più frizzantino. Se l’introduzione dell’incubo non vi aveva smosso nulla ci penserà Anabel con la sua pazzia a farvi inebriare. Questo personaggio che viene nominato per metà film diventa poi reale e non rimane solo un nome. La sua presenza trasforma il film da viaggio onirico a viaggio da incubo (probabile nuovo programma di Sky sull’onda di Cucine da incubo?) soprattutto per Liv che si ritrova in mezzo a un piano ideato da Arthur e Anabel anni orsono e che finalmente poteva diventare realtà.
Questo nuovo personaggio porta però solo un pizzico di follia che viene solo fatta assaggiare allo spettatore lasciandolo poi a bocca asciutta. Le scene sono un po’ confusionarie e a tratti la trama scorre fin troppo velocemente per capire cosa effettivamente stia accadendo. Ha il suo perché averle inserite o non si capiscono alcune parti della trama che risultano fondamentali per arrivare al finale. Potevamo essere sviluppate di più, non parliamo di una pellicola che di per sé è già lunga 3 ore e quindi si doveva tagliare. Il film è corto rispetto ad alcuni standard che si sono venuti a creare negli ultimi anni e qui invece sarebbe servito farlo arrivare almeno alle 2 ore complessive.
Le nostre conclusioni su Silver e il libro dei sogni
Di carne sul fuoco ne è stata messa abbastanza ma è rimasta a metà cottura, cosa che può piacere o no. L’aver lasciato alcuni punti in sospeso possono far pensare sì a una mancanza di tempo oppure sperano di avere un maggiore budget per un eventuale secondo film. Alla fine fa il suo, racconta la storia di come Liv scopre questo mondo onirico e di come ne entra a far parte. Non possiamo lamentarci di cosa è uscito fuori, tutto sommato i nodi principali vengono sciolti e quindi rendono tutto accettabile. Avremmo preferito, come detto in precedenza, un minutaggio più lungo proprio per andare a sviscerare anche altri punti della trama ma va bene così.
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Il film ha attirato la nostra attenzione per via dell'incipit che sembrava interessante. Non ha deluso le aspettative ma ci ha lasciato un po' l'amaro in bocca. La storia ti prende per mano e ti fa percorrere il corridoio dei sogni insieme alla protagonista per poi venire abbandonati a sé stessi alla ricerca della strada per tornare indietro. La trama è forte gettando delle basi per un eventuale secondo e terzo film (se decidono di farli per completare la trilogia) ma presenta parecchi buchi che speriamo vengano tappati successivamente. Tolte queste mancanze e alcuni dettagli non definiti ci si può godere la visione e passare una piacevole ora e mezza rilassati sul divano con una tazza fumante di tisana. L'incubo non è stato trattato come già lo conoscevamo (il nostro trauma è Nightmares) ma viene aggiunta una nuova sfaccettatura che lo arricchisce ancora di più. Il mondo dei sogni ha sempre affascinato l'uomo e con questo film viene presentato un altro modo di viaggiarci dentro nuovo nel suo genere. In generale ne è uscito un buon lavoro a cui però si poteva dare una spinta per portarlo ancora più in alto.