• HOME
  • GAMES
  • MOVIES
  • NOTIZIE
  • GUIDE
  • APPROFONDIMENTI
  • CHI SIAMO
  • CONTATTACI
  • ANIME / MANGA
  • LA REDAZIONE
Facebook Instagram
Kaleidoverse
  • HOME
  • GAMES
    • NOTIZIE
    • GUIDE
    • APPROFONDIMENTI
    • RECENSIONI
    • ANTEPRIME
    • PROVATI
    • SPECIALI
  • MOVIES
    • APPROFONDIMENTI
    • EASTER EGG
    • RECENSIONI
    • NOTIZIE
    • SPECIALI
  • ANIME / MANGA
    • NOTIZIE
    • APPROFONDIMENTI
    • RECENSIONI
  • NOTIZIE
  • GUIDE
  • APPROFONDIMENTI
    • ESPORT
    • INTERVISTE
    • OPINIONI
    • VR
Kaleidoverse
Home»Film/Serie TV»La creatura di Gyeongseong Recensione: tra esperimenti e follia
Film/Serie TV

La creatura di Gyeongseong Recensione: tra esperimenti e follia

MicheleBy Michele8 Gennaio 2024Nessun commento7 Mins Read
Facebook
La creatura di Gyeongseong
Share
Facebook Twitter Email WhatsApp

Torniamo a parlare di mostri e mutazioni grazie alla serie La creatura di Gyeonseong uscita in due parti su Netflix. Il genere è un mix di horror, thriller, romantic, action con un pizzico di noir. Alla regia troviamo Chung Dong-yoon (Hot Stove League e It’s okay to not be okay) mentre l’autrice è Kang Eun-kyung (Dr. Romantic). La serie ha un cast di tutto rispetto con volti già noti a chi segue k-drama. Troviamo infatti Park Seo-joon (di recente comparso in The Marvels e in passato in Parasite), Han So-hee (My name) e Wi Ha-joon (il poliziotto infiltrato in Squid Game). La creatura di Gyeongseong

La trama di La creatura di Gyeongseong

Il periodo storico in cui è ambientata la serie è chiaro già dalle prime immagini. Siamo nel 1945, agli sgoccioli della Seconda guerra mondiale, in un laboratorio in cui si stanno facendo esperimenti segreti sugli umani. A capo di questa operazione c’è il tenente Kato (Jo Han-chul) che, ad un certo punto, è costretto a dare l’ordine di bruciare tutto perché sono stati scoperti. Così facendo butta all’aria anni di esperimenti portando con se solo 8 fiale contenenti un misterioso essere vermiforme detto najin. Come ogni scienziato che si rispetti non può certo accettare che la sperimentazione sia finita lì e di fatto prosegue in una base sotterranea nell’ospedale di Ongseong.

Cos’hanno in comune Yoon Chae-ok (Han So-hee) e Jang Tae-sang (Park Seo-joon)? Nulla, la prima arriva a Gyeongseong (vecchio nome dell’odierna Seoul) insieme al padre in cerca della madre. Il secondo è il proprietario del più grande e importante banco dei pegni della città, un ragazzo arrogante e avido ma allo stesso tempo affascinante e carismatico. Le loro strade si incrociano perché quest’ultimo deve salvare Lady Maeda (Claudia Kim) moglie di un importante capo militare. L’incontro di questi due protagonisti intrecciato con la storia degli esperimenti e conseguente creazione della creatura, chiamata Seishin, daranno vita ad una trama ricca e coinvolgente con varie sfaccettature.La creatura di Gyeongseong

Un altro tipo di mostro

All’interno della serie troviamo un altro genere di mostro che non ha nulla a che vedere con quello visto in Sweet Home 2 o Yaratilan. Qui abbiamo di fronte una creatura il cui unico scopo è cacciare per cibarsi e non conosce altro motivo di vita, fino ad un certo punto. Non vi sveliamo nulla ma verso la metà della stagione avrete una piacevole – si spera per tutti – sorpresa che metterà in comunicazione Seishin con qualcun altro. Parlando del mostro poteva essere fatto meglio ma è comunque spettacolare e grottesco. Del tutto nuovo il metodo con cui si difende con queste liane simili a quelle di Bulbasaur della serie Pokémon. Ha anche una peculiare difesa mentre dorme, le spore di antrace.

L’antrace è anche l’elemento che rende possibile la trasformazione in Seishin rendendo  possibile la realizzazione e il completamento dell’esperimento. Lo scopo di quest’ultimo non è del tutto chiaro ma si discosta sicuramente da, ad esempio, quello di Ihsan in Yaratilan. Insomma, vediamo venire al mondo qualcosa di nuovo che ha dei vaghi richiami a Lovecraft o al mondo del Sottosopra di Strangers things. Per la creazione di Seishin ci sono elementi di uso non comune nella creazione di mostri nelle varie serie presenti sul catalogo di Netflix e questo è un bene. I najin richiamano la famosa serie di film di Tremors con questi 3 artigli posti sulla bocca.La creatura di Gyeongseong

Perché c’è sempre qualcuno che vuole essere Dio?

Uno dei fattori che troviamo spesso in serie come questa è la presenza di una o più persone che cercano di diventare Dio. In questa serie abbiamo Kato, in Yaratilan Ihsan e Ziya ma perché c’è sempre qualcuno che insegue questo obiettivo? Non c’è una risposta giusta a questa domanda, sicuramente inseguire quell’obiettivo e magari raggiungerlo farebbe sentire importanti chi lo raggiunge. Una costante presenza in chi insegue quel sogno è la non curanza di come arrivarci. Bisogna fare esperimenti sugli umani? Va bene basta che divento Dio e riesco a plasmare la realtà come voglio io.

Per fortuna abbiamo sempre qualcuno che si contrappone a questi ideali e mette i bastoni tra le ruote. In La creatura di Gyeongseong, però, il punto di contatto tra la linea narrativa di Kato e quella del duo Chae-ok/Jang avviene per poco tempo e in maniera sporadica. Un’attenzione maggiore a questi incontri sarebbe stata ben gradita ma sono comunque serviti alla trama. Interessante come Lady Maeda vivrà la scoperta dei najin e non solo. Questo personaggio prenderà piede solo verso la fine della serie seppur compaia già dalle prime puntate. Un’ultima comparsa per ampliare una trama già ricca e piena di personaggi.La creatura di Gyeongseong

Le ambientazioni degne di un kolossal

Abbiamo parlato di periodo storico, ma cosa può mantenere alto il pensiero per cui ci si trova proprio in quegli anni? Le ambientazioni hanno un ruolo importante in questo frangente e sono fatte ad hoc per rendere il tutto più realistico. Aiutano lo spettatore ad immergersi nel periodo storico grazie ai richiami di cui il set è cosparso, unito ad un comparto di costumi ancora più fedele e preciso. Non ci si può lamentare perché il lavoro fatto è egregio portando su un altro livello anche la narrazione che viene sostenuta dalla sceneggiatura e dai costumi.

C’è una netta differenza tra le ambientazioni in superficie e quelle sotterranee e questo aiuta a separare ancora di più le trame che si svolgono nei due ambienti, pur essendo complementari. Nei sotterranei rimane comunque una componente di luce che serve per far vedere la creatura. Non viene nascosta per mostrarla poi in un secondo momento come spesso accade per creare suspense. Apprezzabile l’impegno e la cura nel proporre i palazzi nello stile sia occidentale che orientale e nel contrapporre il tutto alle ambientazioni più lugubri e buie dei sotterranei dell’ospedale.

Le nostre conclusioni su La creatura di Gyeongseong

Le aspettative erano abbastanza alte e non sono state deluse. La trama, già perfetta di suo, viene sorretta da una sceneggiatura, fotografia e ambientazione a dir poco sublimi. I personaggi principali hanno una forte caratterizzazione, ma ciò che più sorprende è che anche i personaggi secondari ce l’hanno. Questo fattore rende la trama corposa dove ogni personaggio, primario o secondario che sia, ha un ruolo che serve a farla andare avanti e raramente ciò succede. L’intera serie nasconde, come sempre, uno spunto di riflessione e questa volta non è velato ma anzi è chiaro fin dall’inizio. Le atrocità che si vedono non sono tanto diverse da quelle che hanno realmente compiuto i giapponesi nei confronti dei coreani e non solo. Sicuramente si arriverà a fine stagione ponendosi delle domande e arrivando a delle risposte, giuste o sbagliate che siano.

Se volete leggere altre recensioni le potrete trovare sul nostro sito di Kaleidoverse. Oltre alle recensioni (una delle ultime è su tutta la stagione di What If…? o le prime quattro puntate di Percy Jackson) troverete anche varie guide (Pokémon Scarlatto e Violetto: i Pokémon Leggendari del Disco Indaco) ma anche approfondimenti (I migliori attori nel mondo dei videogiochi). Per poter commentare e dire la vostra potete farlo sia sotto questo articolo oppure andare sulle nostre pagine Facebook o Instagram. Potete anche entrare a far parte della nostra community di Telegram per non perdervi gli aggiornamenti sulle nostre ultime uscite. Non ci resta che salutarvi, vi aspettiamo numerosi e alla prossima!

75%

La creatura di Gyeongseong è una serie che sicuramente attira l'attenzione dello spettatore in cerca di qualcosa da guardare mentre sfoglia l'infinito catalogo di Netflix. Non solo attira la sua attenzione ma lo lascia anche soddisfatto quando arriva a fine stagione per via della sua realizzazione. Di certo ci sono elementi che potrebbero non piacere a tutti quelli che la guarderanno (la violenza presente in alcuni frangenti o l'inizio un po' burrascoso per non dire altro e fare spoiler) ma si rimane comunque tranquillamente seduti sul divano a guardarla puntata dopo puntata. Il tema trattato può sembrare banale e già sentito ma la salsa con cui viene proposto è leggermente diversa. Non si può rimanere delusi dalla visione ma, ammettiamo, nemmeno gridare al capolavoro. La serie fa il suo, intrattiene e anche con un livello abbastanza alto ma rimangono delle pecche a cui non si può chiudere un occhio. Complessivamente è una serie che riguarderemmo volentieri e che non ci ha stancati nella visione dandoci anche spunti riflessivi. La visione è consigliata a persone con lo stomaco forte in quanto alcune sequenze sono davvero un po' pesanti da sopportare.

  • 7.5
  • User Ratings (0 Votes) 0

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X

Correlati

horror La creatura di gyeongseong Netflix
Share. Facebook Twitter Email WhatsApp
Michele
  • Instagram

Uomo di 31 anni della provincia di Como appassionato di qualsiasi cosa appartenente al mondo nerd. Grande lettore di manga e comics, ascolto podcast di vario genere e, tra le varie cose, cerco di dedicarmi ai videogiochi seppur non come vorrei.

Related Posts

Una notte nell’Idaho: sangue al college Recensione

18 Luglio 2025

The Walking Dead – Dead City Recensione: 2 ritorni in città

17 Luglio 2025

Ballard Recensione: il passato è sempre presente

12 Luglio 2025

100 litri di birra Recensione: ubriachi ma senza birra

12 Luglio 2025
Add A Comment

Leave A Reply Cancel Reply

Articoli recenti
  • Una notte nell’Idaho: sangue al college Recensione
  • The Walking Dead – Dead City Recensione: 2 ritorni in città
  • One Piece capitolo 1154 Recensione: un mito entra in scena
  • Ballard Recensione: il passato è sempre presente
  • 100 litri di birra Recensione: ubriachi ma senza birra
Commenti recenti
  • Daniela su Paradise Recensione dei primi tre Episodi
  • Marco su Paradise Recensione dei primi tre Episodi
Kaleidoverse
Facebook Instagram YouTube LinkedIn
  • CHI SIAMO
  • CONTATTACI
  • LA REDAZIONE
© 2025 Kaleidoverse

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
Cookie settingsACCEPT
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA