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Home»Film/Serie TV»Taylor Tomlinson: Have It all Recensione – l’humor al femminile
Film/Serie TV

Taylor Tomlinson: Have It all Recensione – l’humor al femminile

MicheleBy Michele26 Febbraio 2024Nessun commento7 Mins Read
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Taylor Tomlinson have it all
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Taylor Tomlinson Have it all è l’ultimo spettacolo di stand up comedy prodotto da Netflix (questa la nostra recensione). Sulla piattaforma streaming sono presenti anche i suoi due precedenti spettacoli, Look at you e Quarter-life crisis, che vi consigliamo di recuperare. Taylor porta in tour negli Stati Uniti il suo humor al femminile tenendo testa a personaggi come Ricky Gervais o Jim Carr. Ma chi è Taylor Tomlinson e da dove arriva questa voglia di fare stand up comedy?

Taylor Elyse Tomlinson è una donna di 30 anni, è nata il 5 novembre del 1993, e ha abbandonato gli studi per potersi dedicare interamente alla sua passione: la stand up comedy. Precisiamo che iniziò a frequentare due college prima di decidere definitivamente di abbandonarli e dedicarsi a ciò che l’ha resa famosa. La sua carriera inizia a 16 anni dopo che il padre la iscrisse ad un corso di stand up. Si fece notare subito tanto da meritarsi una nomination al Just for laughs festival del 2019 nella categoria Top 10 comics to watch.Taylor Tomlinson have it all

Have it all o quasi

Come per ogni suo spettacolo Taylor mette al centro un tema facendo riferimento alle sue esperienze personali. Se in Look at you il tema era la sua diagnosi di disturbo bipolare, in Have it all c’è la sua relazione finita da poco. Voi direte “chissà che noia uno spettacolo di un’ora in cui una donna si lagna della sua storia passata”. Potremmo darvi anche ragione ma lei non è una donna qualunque, è Taylor Tomlinson una stand up comedian e cosa ha fatto quindi? Ha usato questa sua esperienza per dare spettacolo. Ciò che ne esce fuori è qualcosa di inimmaginabile con battute a raffica ma non è tutto. Oltre a scherzare sulla sua ormai relazione finita la paragona a quella dei suoi amici andando a empatizzare con loro.

Ne esce fuori un continuo cambio di punti di vista in cui lei passa dalla sua esperienza a quella dei suoi amici. Possiamo assicurarvi che non è così pesante come sembra ed è tutto merito di Taylor che sa perfettamente come smorzare i toni di un argomento tanto delicato per lei. Lo fa inserendo stralci di alcune sue sedute di terapia o aneddoti legati ai suoi fratelli o ancora interloquendo con il pubblico. Sì perché fa anche questo e con un motivo tanto banale quanto efficace. Infatti, soffrendo spesso di insonnia, vuole sapere un metodo per dormire che non ha mai sentito. Le risposte sono spunti per le sue battute andando a dimostrare la sua bravura nell’andare a braccio e non solo seguendo una scaletta.Taylor Tomlinson have it all

Da rimanere senza fiato

Non sappiamo quanti speciali del genere abbiate visto ma sappiate che si parte in quarta a fare le battute. Siamo abituati a Zelig o Colorado Cafè in cui si susseguono vari comici che vengono presentati, sappiamo cosa aspettarci da ognuno. Qui però stiamo parlando di una sola persona che deve intrattenere per un’ora il pubblico. La raffica di battute vi fanno rimanere senza fiato, sempre se vi piace l’umorismo che fa Taylor ovvio. Anche una semplice pausa in cui beve dell’acqua si trasforma in uno sketch e spesso può essere considerato off topic ma non è così. Tutto si amalgama perfettamente, ogni acutezza è concatenata a quella prima e si sposa benissimo con quella successiva. Così come un copywriter usa le parole per indurre a comprare Taylor le usa sapientemente per far ridere.

Il tema del dolore dopo la fine di una relazione non è semplice da affrontare soprattutto in chiave ironica. Lei però lo fa con una naturalezza come se ad essersi lasciata non fosse lei ma qualcun altro. L’intero spettacolo viaggia su due binari paralleli: la sua relazione finita e la reazione a questo evento. Binari che però hanno un punto di contatto e scambio frequente con varie stazioni in cui poter affrontare altri temi per poi ritornare su quel percorso. Tomlinson non fa black humor come i già citati Gervais o Carr, maestri in quel genere, ma riesce comunque a portare quel livello di comicità con argomenti totalmente diversi. Non stiamo facendo una divisione tra umorismo maschile e femminile ma stiamo sottolineando la bravura nel presentare un livello alto anche con temi che di solito non fanno ridere (chi ride dopo la fine di una relazione? Esatto, nessuno).Taylor Tomlinson have it all

Il supporto dei suoi amici e cari

Ciò su cui ironizza di più Taylor è proprio il supporto ricevuto dopo l’evento ed è da qui che nasce il titolo dello spettacolo. I suoi amici infatti sottolineano come lei abbia tutto e che quindi dovrebbe concentrarsi su quello e non sulla sua vita sentimentale. Non è un pensiero da persone insensibili ma un aiuto a dedicarsi a quello che ha sempre desiderato perché per la vita di coppia c’è tempo. Difatti è quello che Taylor ha fatto nell’ultimo anno, oltre alla terapia, e i risultati si vedono. Farsi largo nel vasto panorama dello stand up comedy non è facile ma, data la sua giovane età, deve considerarsi già bravissima per esserci riuscita. Questo grazie al supporto della sua famiglia, dei suoi amici e del percorso di terapia. Va sottolineato quest’ultimo passaggio perché spesso si tende a sottovalutare l’importanza delle persone intorno a noi nel processo di metabolizzazione del dolore.

Taylor oltre ad avere un’ottima dialettica e capacità d’improvvisazione, fondamentale per il suo lavoro, ha anche una stupenda mimica facciale oltre che gestuale. Ci sono dei gesti che fa ogni tanto atti a enfatizzare la frase o la parola detta come se sottolineasse ciò. Se si facessero gesti a caso, italiani a parte, sembrerebbe fuori luogo ma il tempo comico con cui lo fa accentua ancora di più le sue battute. Può sembrare una cosa banale che chiunque può fare ma ci vuole anche un minimo di buon senso nel non fare gesti se non servono.

Le nostre conclusioni su Taylor Tomlinson: Have it all

Per tutti gli appassionati degli spettacoli di stand up comedy, di qualsiasi nazionalità, questo è sicuramente uno di quelli da guardare. Vi consigliamo di guardare anche gli altri due perché meritano davvero tantissimo! Non si può dire molto su prodotti del genere, vi deve piacere sia com’è strutturato sia il modo di fare comedy o risulterà difficile da digerire. Noi apprezziamo anche questo tipo di show che attualmente sta prendendo piede anche in Italia con personaggi come Luca Ravenna o Max Angioni. È sempre stato presente ma viene spesso sottovalutato e un po’ sminuito mentre ora, con tutti gli argomenti terribili che si sentono al telegiornale, c’è bisogno di staccare la mente. Ognuno ha il suo modo e questo genere di show può essere un valido metodo. Taylor Tomlinson ha davvero un talento nel fare comedy e ci auguriamo di poterla rivedere prossimamente in un nuovo speciale!

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80%

Lo show è davvero esilarante sotto ogni punto di vista. Taylor Tomlinson riesce a mescolare vari temi con una naturalezza disarmante. La sua bravura e il suo talento le permettono di tenere testa a mostri dello stand up comedy come Ricky Gervais o Jimmy Carr. A soli 31 anni essersi ritagliata uno spazio nel vasto panorama comedy è di notevole importanza. Dopotutto è ciò che ha sempre sognato e, anche se il tema principale dello show è la fine della sua relazione, rimane comunque avverato il suo sogno. Ed è proprio su questo che puntano i suoi amici per consolarla (anche se può sembrare di cattivo gusto, non lo è) e sempre su questo Taylor ironizza in maniera naturale. Per poter apprezzare questo tipo di show deve piacervi il genere e anche il suo modo di fare comedy. Detto questo, se siete interessati, dovreste guardare questo e anche i suoi due show precedenti presenti su Netflix per poter passare una serata all'insegna delle risate e della spensieratezza.

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Netflix Stand-Up Comedy Taylor Tomlinson
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Uomo di 31 anni della provincia di Como appassionato di qualsiasi cosa appartenente al mondo nerd. Grande lettore di manga e comics, ascolto podcast di vario genere e, tra le varie cose, cerco di dedicarmi ai videogiochi seppur non come vorrei.

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