Correva l’epoca d’oro dei videogiochi, dove uscirono numerosi titoli che hanno poi creato saghe incredibili e storiche, e le prime console iniziavano a diffondersi globalmente. Ci troviamo tra i primi anni del duemila: nello specifico 2007, anno in cui Rockstar Games annunciò una sua nuova IP, chiamata Agent, ed ambientata all’apice della Guerra Fredda nel 1970. In questa nuovissima storia, il giocatore si sarebbe addentrato in un gameplay innovativo, che mischiava lo stile action con quello stealth, coinvolgendosi in una paranoica e contorta trama di spie, assassinio politico e contro-spionaggio.
Questo progetto dalle grandi promesse era in sviluppo nello studio di Rockstar North, team di Grand Theft Auto. In aggiunta, si sarebbe presentato come un titolo esclusivo per console PS3. Ricordiamo che al tempo Rockstar era reduce da GTA: San Andreas, uscito nel 2004, e che è ancora oggi considerato tra i giochi più importanti per l’azienda e in generale per il genere sparatutto in terza persona: infatti, il gioco ridefinì l’esperienza open-world, con meccaniche di gioco che donavano un’incredibile libertà agli utenti. Dunque, la scelta di vagliare la produzione di nuovi titoli dello stesso calibro era più che benvista dai videogiocatori.
Un titolo morto sul nascere: la storia travagliata di Agent e Rockstar
Eppure, qualcosa, o molte cose, sono andate storte nel corso della realizzazione di Agent, conducendo a svariati problemi che hanno lasciato pensare ai fan all’idea di una pausa dalla creazione del gioco, e che sarebbe stato dunque riposto in uno scaffale, senza troppe cerimonie o alcuna notizia ufficiosa a riguardo. Fu nel 2009 che Rockstar tornò ad animare le speranze dei fan durante l’E3 di quell’anno: dichiararono come il loro prossimo gioco avrebbe portato l’industria verso un nuovo limite, alzando la qualità a cui avrebbero dovuto avvicinarsi i giochi action di lì in poi. Il presidente di Take-Two Interactive di quel tempo, Ben Fender, disse che il progetto avrebbe raggiunto le stesse vette raggiunte dal celeberrimo Grand Theft Auto. Anche dopo questo fatto, Take-Two tornò a ribadire negli anni come il gioco fosse in sviluppo negli studi Rockstar; tuttavia, non fu mai mostrato alcun gameplay, immagine, trailer o dettaglio concreto sull’esistenza di Agent.
Le probabilità sui problemi di sviluppo che caratterizzavano il gioco iniziarono a diventare sempre più palpabili quando, all’E3 2011, si seppe che Agent non sarebbe stato esclusiva PS3, se questo è ciò avrebbe voluto Rockstar. E da lì, l’unica prova realmente confutabile inerente al gioco, fu un’immagine leakata nel 2011, che mostrava il titolo e null’altro. Con il passare degli anni, anche per via dell’aggiornamento del trademark di Agent nel 2013, i fan si aspettavano un rilascio in concomitanza con l’arrivo di PS4, in modo da sfruttarne la potenza molto più elevata rispetto alla precedente console PlayStation. Ma ovviamente le aspettative non furono corrisposte, poiché non uscì alcuna esclusiva Rockstar. Quando infine giunse GTA 5, e con esso l’inevitabile modalità online del gioco, fu evidente come Agent non fosse affatto tra le priorità della casa videoludica, tant’è che il team che si sarebbe dovuto occupare dell’art design di Agent fu riassegnato a lavorare sul nuovo capitolo di Grand Theft Auto.
Le novità che non vorremmo scoprire
Nonostante il trademark di Agent fosse stato nuovamente rinnovato a dicembre del 2016, il titolo fu poi abbandonato da Take-Two nel 2018, e da allora, zero notizie. O almeno fino a poco tempo fa, quando è stato constatato come il sito di Agent sia scomparso, e andando a controllare sul sito di Rockstar Games, il gioco sia stato rimosso dalla sezione dedicata ai titoli dell’azienda. Potrebbe darsi che il gioco verrà acquistato da qualche altro studio videoludico, e per questo Rockstar stia iniziando a eliminarne i residui; oppure il progetto è definitivamente stato affondato, e Agent non troverà più ulteriori spazi di discussione nella casa videoludica. In ogni caso, Rockstar ha trionfato nel suo intento di produrre opere inarrivabili attraverso l’estremo realismo di Red Dead Redemption 2, ma il prezzo è stato pagato dai fan di lunga data, che si trovavano ancora in fedele attesa. Per nuove informazioni, notizie e approfondimenti sui videogiochi, anime e serie tv, continuate a seguirci sul nostro sito Kaleidoverse e iscrivetevi al nostro canale Telegram.