Avendo momentaneamente chiuso con l’Abisso e la storia di Albion ed Ecclesia, iniziamo oggi una delle pagine più amate della lore di Yu-gi-oh, il ciclo delle Eredità del Mondo. Questo archetipo appare per la prima volta in Codice del Duellante, il set che introduce al mondo i mostri Link e il primo archetipo link, Calice del Mondo. Le Eredità sono una serie di carte magia, trappola e mostri che stranamente non funzionano tra di loro. L’archetipo, infatti, copre i supporti di tutti gli archetipi di questa seconda grande storia, che succedette al Duel Terminal e di cui è un prequel narrativo. In questo archetipo andremo ad approfondire i sette mostri che compongono l’archetipo e l’alba di quella storia che avrebbe riempito le espansioni per due anni. Partiamo al solito dal nome, che in giapponese è 星せい遺い物ぶつ”(Sei’ibutsu). Tradotto letteralmente è Reliquia delle Stelle, ma è scritto in modo che abbia assonanza con “Reliquia Santa”.
L’alba delle Eredità del mondo: un ciclo pricolante
Vi era un tempo un dio che governava il moto dei cieli, usando dei draghi come suoi vassalli. Per farlo, ogni volta ripeteva un ciclo di distruzione e resurrezione di essi. Ma ogni volta che ciò accadeva, il potere della distruzione diventava sempre più forte e difficile da gestire. Arrivò un giorno in cui il potere della distruzione fu così grande che l’equilibrio del mondo si spezzò. Se il dio lo avesse lasciato a se stesso avrebbe distrutto i cieli stessi che doveva proteggere. Spaventato, usò il potere della creazione per generare una gabbia per contenerlo. Quel potere bruciante generò un nucleo di fuoco. Bruciando fino alla crosta della gabbia, quel calore generò vita. Piccole entità nacquero, capaci di nascere e morire, continuando il ciclo ormai spezzato. E ogni volta che quel potere veniva alla luce, civiltà nascevano da esso.
Sfiancato e sul punto di cedere, il dio trasformò le sue ultime vestigia in un oggetto capace di controllare il potere della creazione. Questa è la genesi del primo grande artefatto, Eredità del Mondo – “Chiave del Mondo”. Passarono secoli e millenni, il mito del dio divenne sempre più lontano e i draghi aiutarono le popolazioni a rifiorire. Con il tempo, “Chiave del Mondo” diventò una spada divina, mentre il potere della distruzione venne ricordato come “La grande oscurità”. Sorsero castelli e campagne, poi città e palazzi. Il mondo rifiorì per il genere umano, nato dal nucleo del mondo, che diventò la più potente delle civiltà. Ma il mito non venne mai dimenticato e la Grande Oscurità continuava a essere temuta. Sorse una profezia, che rassicurava gli uomini. “Eroe della luce di stelle risvegliati, raccogli le luci affinché tu possa distruggere la Grande Oscurità”
Salvatori del mondo traditi dalla sete di potere: i primi Crociatia
Venne il tempo, un giorno, in cui gli umani scoprirono la Eredità del Mondo – “Chiave del Mondo” e il suo immane potere. Comprendendo che essa potesse essere fondamentale nella futura battaglia fra “L’eroe del mondo” e la “Grande Oscurità”, gli scienziati iniziarono ad analizzarla. Gli sforzi furono infruttuosi, fino all’arrivo di un nuovo membro del team di scienziati. La dottoressa Lee era una leggenda nel campo della robotica e riuscì a creare una macchina capace di analizzare il potere della chiave. Fu così che nacque il corpo di ricerca per la salvezza del mondo, i primi a prendere il nome di “Crociatia”. Ma quando Lee iniziò ad analizzare la chiave ed il suo immenso potere, un pensiero le sfiorò la mente. Una sottile ipotesi, un pensiero malevolo, una ambizione estremamente umana. Poteva un uomo ottenere il potere di Dio?
Quel pensiero fu la più grande scoperta di Lee. La chiave conteneva il potere del dio creatore ed era il fulcro della profezia dell’eroe delle stelle. Ma essa non conteneva soltanto il potere della creazione, ma anche quello della distruzione. E quella fu rivelata come la vera natura della “Grande Oscurità”. Esattamente come l’eroe delle stelle sarebbe stato creato dalla chiave, anche la Grande Oscurità doveva essere creata da essa. I Crociatia, però, non poterono vedere la malvagità che cominciava ad insinuarsi nel cuore della dottoressa. Erano compagni, uniti nella lotta contro le tenebre e pronti a salvare il mondo a qualunque costo, non sapendo che il nemico marciava nelle loro fila. E così, seguendo le istruzioni e la guida della fidata dott.ssa Lee, usarono la chiave per creare una creatura che potesse salvare il mondo, Cavaliere Mekk-Stella del Mattino. Ma esattamente come nel nostro mondo, “Stella del mattino” significava sventura.
Il tradimento di Lee, la nascita delle Eredità del Mondo
Nel momento stesso in cui Stella del Mattino fu acceso, la chiave invertì il processo di energizzazione. Il potere della chiave arrivò fino al nucleo della terra, che risuonò con esso. La terra fu bruciata come fosse coperta di zolfo e la fine del mondo fu ad un passo dall’arrivare. Il piano di Lee era stato messo in moto. Nel momento in cui la Grande Oscurità stava per vincere la sua battaglia, senza che l’eroe fosse neanche nato per affrontarla, i Crociatia fecero la loro mossa disperata. Attivarono gli altri sette Mekk-Cavalieri, unità costruite come backup nel caso qualcosa fosse successa a Stella del Mattino. Il potere combinato dei sette cavalieri fu abbastanza per fermare e distruggere la creatura malvagia, ma ad un costo terribile. La maggior parte delle creature era stata devastata, soltanto la civiltà umana era rimasta in piedi.
I Crociatia riuscirono a risigillare l’oscurità, scoprendo che la dottoressa Lee era morta durante lo scontro. Ma le notizie non fecero che peggiorare. Gli scienziati scoprirono che il mondo non era capace di generare un eroe capace di salvarlo, poiché la terra era stata indebolita troppo. E la causa di tutto ciò erano gli umani, che avevano distrutto la natura con la loro tecnologia. Comprendendo che la loro missione era destinata al fallimento, i salvatori del mondo decisero di giocarsi l’ultima carta disperata. Rinchiusero il potere della distruzione fuoriuscito in sette reliquie chiamate le Eredità del Mondo, permettendo al loro potere di far crescere ogni popolazione non umana del mondo con il loro potere. Fatto questo, dovevano risolvere il problema principale. Trasferirono le loro coscienze all’interno dei sette Mekk-Cavalieri, iniziando il loro sacro compito: distruggere la civiltà della razza umana.
La fine dell’era dell’uomo e una minaccia nascosta
Ma nelle profondità di una foresta, una entità attende per millenni. Un’anima legata a una delle Eredità, il Calice del Mondo. La reliquia che richiama al nostro Santo Graal è dispersa vicino a uno degli ultimi baluardi dell’umanità, una popolazione nata dai reduci della distruzione causata dai cavalieri. E i loro discendenti, che oramai hanno dimenticato i prodigi della tecnologia, vivono a stretto contatto con la natura. E per la prima volta, dopo millenni, fu una giovanissima umana a trovare il potere di una delle Eredità. A guidarla trovò una piccola e innocua fata, uno spiritello legato al Calice del Mondo. Il nome di quello spirito, era Lee. I conclude così l’antefatto di questa storia. Presto sorgerà l’eroe del mondo, proprio dalle mani della Grande Oscurità. Continuate a seguirci sul nostro canale Telegram e sul nostro sito Kaleidoverse.