A meno di un anno dalla seconda stagione, arriva su Netflix Summertime 3. Tutti i vostri personaggi preferiti sono tornati e finalmente scopriremo cosa succederà a Summer, Alessandro, Dario, Sofia e a tutti gli altri. Questa serie italiana originale è in parte ispirata a Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia e la nuova parte sarà disponibile sulla piattaforma streaming a partire dal 4 maggio; la produzione ha annunciato che questa stagione sarà quella conclusiva e che quindi le avventure dei personaggi di Summertime si concluderanno con questi ultimi 8 episodi. Noi di kaleidoverse.it abbiamo avuto la possibilità di vedere la terza stagione in anteprima, e questa recensione ve ne daremo la nostra opinione, ovviamente senza spoiler.
Dove eravamo rimasti e cosa succederà in questa stagione?
Alla fine della seconda stagione di Summertime abbiamo lasciato una Summer (Coco Rebecca Edogamhe) indecisa sulla sua vita, senza una meta precisa. Dopo aver rinunciato a raggiungere Alessandro (Ludovico Tersigni) a Barcellona, Summer non sa più cosa sia meglio fare. D’altronde, andarsene a Parigi per l’università è una realtà sempre più lontana. Nel frattempo Sofia (Amanda Campana) riceve una visita da Irene (Giulia Salvarani) e Jonas (Giovanni Anzaldo) fa i bagagli per andarsene da Cesenatico. Edo (Giovanni Maini) intanto decide di trasferirsi ad Amburgo per riavvicinarsi alla realtà vissuta da sua madre, mancata quando era piccolo. Quando però riappare Giulia (Romina Colbasso) la sua decisione non sembra più tanto certa. Il cliffhanger maggiore del finale di stagione di Summertime 2, tuttavia, ha riguardato Alessandro e Lola (Amparo Piñero), in quanto abbiamo lasciato quest’ultima in fin di vita dopo una gara in moto.
In questa stagione gli spettatori si devono aspettare non solo delle risposte a quanto lasciato in sospeso dalla scorsa stagione, ma l’epilogo dell’intera storia. Non solo Summer, Ale e Lola, ma anche Dario (Andrea Lattanzi) e Rita (Lucrezia Guidone), Blue (Alicia Ann Edogamhe), Irene e tutti gli altri avranno la loro occasione, all’interno degli 8 episodi, di chiudere le loro storyline. Per adesso, almeno. Il finale per la maggior parte dei personaggi è dolceamaro. Dolceamaro come è la fine dell’estate, pregna di ricordi ma anche di tristezza per il periodo che si è concluso. La serie è stata comunque molto amata in Italia, e in diversi altri paesi, quindi chissà che non cominci una produzione di uno spin-off su qualche personaggio amato dai fan.
Perché guardare Summertime 3
La stagione 3 di Summertime non è solo un seguito delle prime due ma è, come già accennato, una vera e propria conclusione. Poiché questa sarà l’ultima parte, quindi, se vi è piaciuta la storia finora, non potete davvero perdervi gli ultimi otto episodi. Summertime 3 è fresco, luminoso e tira le fila di quasi tutti i personaggi che, in qualche modo, hanno ognuno un epilogo che porta a una conclusione della storia. Per chi è familiare col libro di Tre Metri Sopra il Cielo di Federico Moccia, alcuni avvenimenti non saranno una sorpresa, mentre altri li potremmo definire abbastanza inaspettati. In questa serie che ci catapulta direttamente a Cesenatico in riviera non mancano i colpi di scena e, sebbene la storia non sia particolarmente nuova, lo spettatore si sente intrattenuto per la maggior parte del tempo.
Il motivo principale per cui guardare questa stagione, quindi, è quello di avere una chiusura. Sebbene per la maggior parte piuttosto bravi, gli interpreti cadono spesso nei clichè tipici della recitazione italiana, spesso molto teatrale o dialogica davanti alle telecamere, anche se questo non è necessariamente un tratto negativo. La chimica tra gli attori, comunque, è piuttosto chiara e presente e, a parte qualche piccolo momento meno credibile, gli episodi scorrono senza particolari intoppi. Se guardata non con sguardo abituato a prodotti internazionali, la stagione (e la serie) risulta godibile e piacevole nella sua interezza. Non solo, ma per lo spettatore è estremamente semplice affezionarsi ai personaggi e sperare che le cose si risolvano per il meglio.
Le nostre conclusioni su Summertime 3
La terza stagione di Summertime è una buona conclusione della storia. Se la seconda stagione era stata, a parer nostro, leggermente sottotono, questa in parte si riprende e conclude le vicende dei protagonisti in modo coerente. Non aspettatevi un happy ending alla Walt Disney, ma più che altro dei finali ad hoc per ogni personaggio. Le immagini conclusive, poetiche e con colori pastello molto soft, danno in effetti un’idea di finale etereo che ci ricorda quasi le fiabe, ma la sensazione che la serie lascia allo spettatore è un misto di felicità e dispiacere. Quel genere di sensazione che si ha proprio alla fine dell’estate, perché si hanno tanti ricordi belli e piacevoli di un periodo che, purtroppo, volge al termine. Questa serie nostrana targata Netflix esprime proprio questo. Il tempo dell’estate è passato, ma rimangono ricordi belli e dolci che nessuno potrà togliere o cancellare.
Perciò, guardate Summertime 3 senza però aspettarvi un “per sempre felici e contenti”. Guardatelo per riprovare sulla vostra pelle la sensazione di quei periodi estivi costellati da cotte passeggere, avventure di breve durata e momenti pazzi. Guardatelo per sentirvi circondati dalla sabbia, dall’acqua salata, dalla musica e da drink bevuti al tramonto. Guardate Summertime 3 per godervi l’atmosfera della riviera e una recitazione, tutto sommato, interessante. Noi, dal canto nostro, speriamo di poter vedere presto altri prodotti italiani nel catalogo Netflix, chissà, magari il prossimo fenomeno Squid Game potrebbe venire proprio dall’Italia. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, degli anime, dei manga, dei videogiochi e molto altro, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci sul sito Kaleidoverse.
La terza stagione conclusiva della serie Summertime è più intrigante della seconda. Perché guardarla? Per i colori, il mare, la musica e tutti quegli elementi tipici delle estati italiane. Summertime va vista per provare di nuovo sulla nostra pelle l'andare in discoteca con gli amici, le delusioni d'amore, l'acqua salmastra sul nostro corpo e la sabbia sotto i piedi. Non è una stagione, o più in generale una serie, perfetta. I difetti sono molteplici e certamente chiari allo spettatore, ma per essere un titolo nostrano nel catalogo Netflix, si difende egregiamente e consegna ai personaggi una chiusura ad hoc, talvolta dolceamara, ma degna di questo nome.