Il piano sequenza è sicuramente una delle tecniche cinematografiche più complicate da gestire, da attuare e da portare a termine. Non si tratta di una tecnica recente, e gli esempi del suo utilizzo sono innumerevoli nel corso della storia del cinema. Generalmente relegato a qualche scena particolarmente importante, ci sono stati casi in cui la tecnica era utilizzata per un intero film. Il primo che salta alla mente e anche il più recente è sicuramente 1917. Ovviamente, quest’ultimo è un film decisamente particolare, ma molto diverso da quello di cui parleremo in questa recensione. Andiamo a parlare di Boiling Point, film inglese del 2021, finalmente in arrivo in sala anche qua da noi.
Cucina da incubo
Boiling Point ci racconta di una cucina impegnata in un servizio particolarmente complicato. Al centro dell’attenzione c’è lo chef di questa, Andy. un uomo con dei problemi personali, che andranno ad aggiungersi al pentolone di disastri in ebollizione per il ristorante. Da controlli sanitari che vanno ad abbassare il livello della struttura per il pubblico, clienti particolarmente importanti, o con necessità particolari, alcuni membri di staff difficili da gestire. Un microcosmo che rischia, se non controllato, di raggiungere il punto critico, e letteralmente scoppiare in faccia ad Andy e il resto dello staff.
La storia raccontata in Boiling Point è una montagna russa, in continua salita, incessante e inesorabile. Quando sembrerà che questa stia per finire, per raggiungere la vetta, e finalmente darci una catarsi, in positivo o negativo, questa continuerà la sua salita. Non ci troviamo davanti a un film con una risoluzione semplice, che possa far tirare un sospiro di sollievo. La corsa non si ferma, fino alla conclusione, e una volta arrivati all’apice, la caduta è verticale, un pugno nello stomaco che è difficile da digerire.
Non per tutti
Boiling Point non è un film per tutti. Ciò non è detto con elitismo, non considerando adeguati alla visione tutti quanti. Semplicemente, si tratta di un lungometraggio drammatico con pochissimi momenti per tirare il respiro, complice anche la particolare tecnica registica utilizzata per la sua realizzazione. Non tutti riuscirebbero a godere della visione di questa pellicola, e del suo particolare ritmo. Ciò ovviamente non significa assolutamente che il film non sia consigliato, semplicemente che la visione è sicuramente complicata, e richiede un certo livello di preparazione da parte dello spettatore.
Se vi aspettate qualcosa adatto a riempire una serata senza troppi pensieri, Boiling Point sicuramente non è il film che fa per voi. La pellicola richiede un certo livello di elaborazione e probabilmente non risulterà facile per tutti quanti. Chi sarà nel giusto spazio mentale per godersi il film, si troverà davanti a un ottimo prodotto, con una qualità tecnica non indifferente. Non si tratta di un’opera che richiede un certo livello di comprensione o attenzione per essere compreso nei suoi minimi dettagli. Semplicemente, abbiamo a che fare con una pellicola di difficile digestione, se non si è pronti a quanto si sta per vedere. Insomma, una visione sicuramente consigliata, ma non per tutti.
Storie che si intrecciano
Con Boiling Point veniamo messi di fronte a un ambiente ricco di storie. Tutte vanno a intrecciarsi alla perfezione, creando un ambiente vivo e verosimile. Non ci troviamo di fronte a un insieme di storie talmente romanzate da risultare inverosimile, ma a un qualcosa che risulta perfettamente collocabile in qualsiasi ristorante nel mondo reale. Insomma, la scrittura è ottima, e tutti quanti i personaggi sono effettivamente interessanti e vivi.
Dalla semplice cameriera, alla proprietaria del ristorante, fino all’altra chef del locale. Ogni singolo personaggio ha un suo livello di profondità, e seguendo la danza della telecamera attraverso la struttura, possiamo dare delle brevi occhiate a questi. Un incontro con dei clienti sgarbati, un pianto solo sentito attraverso la porta di un bagno, il tutto ci lascia intendere cosa stanno provando e cosa attraversa ogni personaggio nel corso della serata. Certo, forse non si tratta propriamente di una serata tipo, essendo un servizio particolarmente teso, ma ciò non significa che non si riescano a capire quali sono le personalità di tutto lo staff, anche solo con una breve occhiata.
Tecnica e stile
Dal punto di vista tecnico, il film è ottimo. La regia è fluida, riesce a seguire la scena alla perfezione, con movimenti di camera che non ostruiscono mai il servizio del locale in alcun modo. Il focus non è costretto solo su un personaggio, ma può passare in maniera fluida e veloce da una persona all’altra, senza risultare forzato. Una scelta ottima di movimenti, i quali appunto ci permettono di vedere tutto il locale, e tutto il suo staff nei momenti più importanti, i momenti che contano.
La recitazione è di ottimo livello. Tutto il cast riesce a portare una performance dignitosa che ci fa immergere nell’ambientazione, dando la sensazione di un locale vivo, con persone vere impegnate nel loro lavoro. Sicuramente le migliori lodi non possono che andare a Stephen Graham (Andy) e Vinette Robinson (Carly), i quali riescono a dare delle ottime performance nel ruolo dei due chef, il cuore pulsante del locale. Delle ottime performance, per due ruoli effettivamente molto complicati. Il sonoro è ottimo, ma la colonna sonora non risulta fin troppo memorabile. Non è necessaria, in un film del genere, ma spesso potrebbe passare come fin troppo anonima. Tutto sommato, un ottimo lavoro, sotto ogni punto di vista.
Le nostre conclusioni su Boiling Point
In conclusione, Boiling Point è un ottimo film, ma che sicuramente non è per tutti. Una tecnica ottima, sotto molti punti di vista, che accompagna un’ottima visione. Tuttavia bisogna essere nel giusto spazio mentale per godersi appieno l’esperienza. C’è da dire che, se ci si approccia a Boiling Point con la giusta ottica, si va incontro a un’ottima esperienza, che non raggiunge la perfezione, ma si ferma alla soglia di essa, lasciandoci comunque un fantastica visione. Assolutamente consigliato, ma da approcciare nel modo giusto.
Boiling Point arriva nelle sale italiane il 10 novembre 2022. Potete continuare a seguirci grazie al nostro canale Telegram, sempre aggiornato con tutti i pezzi pubblicati su Kaleidoverse. Oppure, potete unirvi ai nostri profili social, e seguire le nostre pubblicazioni su di essi!
Boiling Point è un ottimo film, ma non per tutti. Ottimo sotto il punto di vista tecnico, e con una regia fantastica. Il piano sequenza ininterrotto dall'inizio della pellicola non risulta per niente forzato, è fluido e segue alla perfezione tutto quanto il cast durante l'intera durata, muovendosi in maniera sinuosa e perfetta in tutto il ristorante, tra cambi di soggetto e posto. Ottime le performance del cast, in particolare dei due personaggi principali. Una visione sicuramente consigliata, ma da approcciare con la giusta mentalità, e pronti a un'esperienza sicuramente particolare, e decisamente non leggera.