Il primo maggio è approdata su Netflix una nuova serie TV dai toni comici, romantici e molto riflessivi. Stiamo parlando di The Four Seasons, prodotto di cui troverete la recensione nei prossimi paragrafi dove espliciteremo i punti più e meno forti dell’intero show televisivo. Quest’ultima uscita del colosso dello streaming ha otto episodi da circa 30 minuti l’uno, cosa che la rende molto scorrevole e piacevole da guardare.
All’interno del cast troverete nomi abbastanza altisonanti come quelli di Steve Carell, Colman Domingo e la stessa autrice del programma, Tina Fey. C’è spazio anche per un po’ di Italia con l’attore Marco Galvani che ha saputo distinguersi particolarmente per la sua simpatia durante alcune specifiche scene. La troupe c’è, la trama anche, non ci resta che scoprire com’è andata The Four Seasons.
The Four Seasons, la trama
Questa serie tv seguirà le vicende di 3 coppie di amici durante il passare delle stagioni. L’atmosfera sarà comica, pungente e romantica allo stesso tempo e racconterà l’evolversi dell’amore e dell’amicizia fra i componenti del gruppo. I protagonisti dovranno affrontare le classiche difficoltà che la vita pone davanti a ogni essere umano ogni giorno. Sarà molto interessante osservare i comportamenti e le reazioni dei 6 amici.
L’aspetto umano la fa da padrona con l’approfondimento di temi anche abbastanza profondi. L’attualità di questo show televisivo colpirà ogni telespettatore in quanto si rivedrà in quella particolare situazione. Molto di quello che sarà mostrato verrà messo su un piano allegro, ma rimane comunque una spensieratezza adulta e matura che appena termina di far ridere inizia a far pensare.
Tre coppie di amici dovranno affrontare un percorso evolutivo diverso, ma che accomuna in qualche modo ognuno di loro.
La vita e i suoi problemi
Gli autori della serie tv hanno voluto mostrare nella maniera più reale e comprensibile possibile il cambiamento durante gli anni di sentimenti forti come amore e amicizia. Le coppie mutano e, questa trasformazione, viene rappresentata in maniera ottimale e abbastanza fedele a quello che potrebbe accadere nella realtà. Ottima anche la ripercussione che ogni evento avrà sull’intero gruppo di conoscenti.
Sarà davvero interessante osservare il cambio di comportamento dei singoli individui del gruppo e ciò va a dimostrare che anche la coppia più felice e solida può vacillare davanti a determinate problematiche. Non sono temi per chiunque in quanto abbiamo trovato gli episodi molto maturi e crediamo che un pubblico più esperto possa immedesimarsi meglio e comprendere a pieno quanto raccontato.
Una maturità divertente
Come già detto precedentemente, i temi trattati all’interno di The Four Seasons sono piuttosto adulti e profondi. Ogni questione vi porterà a una riflessione quasi costante, ripensando a vostre esperienze passate. Non manca però l’ironia presente in tutti e 8 gli episodi che va a spezzare momenti abbastanza tesi e vi strapperanno un sorriso genuino.
Non tutte le battute faranno ridere visto che molte le troverete troppo azzardate o semplicemente un’esagerazione narrativa. Questo potrebbe essere giustificato dal fatto che i protagonisti sono cresciuti e adotteranno una comicità molto diversa da quella alla quale potreste essere abituati, se siete un pubblico piuttosto giovane. Insomma, siete mai stati in un gruppo di cosiddetti “boomer” che ridono e scherzano? Questo è proprio ciò che intendiamo quando parliamo di situazioni esagerate.
L’attenzione non va mai persa
Questo prodotto è abbastanza leggero e scorrevole nel suo insieme, aiutato anche dalla breve durata di ogni puntata. Non mancano i momenti scioccanti che, soprattutto sul finale, ci hanno lasciati a bocca aperta e davvero sconcertati per svariati minuti. Se pensate di vedere delle semplici avventure romantiche e divertenti di 3 coppie vi sbagliate parecchio, c’è qualcosa di molto più profondo sotto.
Proprio l’ultima parte dello show televisivo ha creato in noi numerosi dubbi. Molto probabilmente questo accadrà anche a voi in quanto vi chiederete se ci sarà un proseguimento di queste storie oppure verrà tutto lasciato alla più fervida immaginazione. La scelta di lasciare il finale così aperto presuppone che abbiano già pensato a un seguito, ma vorranno vedere come sarà accolta la serie tv.
Netflix come Vivaldi
Se pensate a The Four Seasons non può non venirmi in mente la famosissima e bellissima opera di Antonio Vivaldi, appunto Le quattro stagioni. L’opera musicale sarà presente durante tutte le puntate e vi accompagnerà lungo la storia sottolineando perfettamente i vari momenti dell’anno oppure la situazione nella quale si trovano i personaggi protagonisti.
Noterete che quando verranno mostrate fasi più ansiogene la musica si farà più intensa e aumenterà il ritmo. Diversamente succederà in situazioni di calma con una cadenza molto più rilassata e armoniosa. Proprio come la composizione di Vivaldi, si parte dalla primavera per poi terminare in autunno assaggiando tutte le quattro stagioni dell’anno regalando una sorta di metodicità della narrazione. Nel caso di una seconda stagione l’aspettativa di ritrovare questa ciclicità sarebbe molto alta.
Netflix strizza fortemente l’occhio ad Antonio Vivaldi e potrete godervi la sua grandissima composizione anche in questo prodotto.
L’Italia è sempre presente
Va sottolineato l’enorme lavoro che anno svolto gli attori all’interno di The Four Seasons. A spiccare più di tutti è sicuramente Colman Domingo che con il suo Danny porta freschezza, divertimento e tanto spessore. Nota di merito anche per Steve Carell che, come al suo solito, riesce a immedesimarsi perfettamente in Nick impersonando un personaggio abbastanza divisivo.
Il doppiaggio in italiano è stato strepitoso e ciò sottolinea ancora una volta la grande qualità dei doppiatori nostrani. Vi godrete pienamente ogni espressione e ogni discorso, ma il nostro consiglio è quella di guardare la serie in lingua originale. Claude, interpretato da un fantastico Marco Galvani, si lascerà andare in alcuni simpatici siparietti tutti in italiano durante i suoi dialoghi e strappandovi qualche ottima risata in più. Lo stacco da inglese a italiano lo noterete solo se non guarderete la versione doppiata nella quale questo effetto tende a perdersi totalmente.
Il vero nemico di The Four Seasons
Questa nuova uscita targata Netflix è gestita abbastanza bene tecnicamente, ma non possiamo dire che non abbia difetti. Potreste notare un ritmo troppo frettoloso in quanto ogni due episodi vi è un salto temporale di una stagione. La poca durata delle puntate non aiuta perché si dovrà chiudere tutto in quel piccolo lasso di tempo. Oltre a ciò, sono presenti davvero tante esagerazioni che non verranno apprezzate da chiunque e risulteranno quasi noiose.
A livello registico funziona tutto abbastanza bene, tranne per qualche errore di troppo con tagli molto evidenti e riprese di una stessa scena con cambiamenti di posizione di oggetti o personaggi molto evidenti. Solo un occhio molto attento potrà notare queste particolarità, che però non rovineranno la sua visione. Per una ipotetica seconda stagione ci aspettiamo qualche miglioramento in questi termini.
Le nostre conclusioni su The Four Seasons
Parlando in generale di The Four Seasons, possiamo dire che l’abbiamo apprezzata e non poco. Abbiamo riso, riflettuto e in alcuni momenti siamo rimasti anche sbigottiti da quanto mostrato. Speriamo che il finale possa anticipare una seconda stagione in quanto è tutto molto aperto e sarebbe un peccato non continuare con le trame dei personaggi che abbiamo imparato ad apprezzare.
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Pro:
Sviluppo di temi adulti, profondi e molto attuali;
Ogni telespettatore può immedesimarsi in qualsiasi vicenda;
Ottima rappresentazione del mutamento dei comportamenti;
Ironia che spezza momenti tesi e strappa molti sorrisi;
Attori molto in parte e autori di ottime interpretazioni;
Il doppiaggio italiano è superlativo.
Contro:
Situazioni troppo esagerate e poco riconducibili a una situazione reale;
Ironia forzata e banale in determinati momenti;
Narrazione troppo veloce per via dei salti di stagione, si rischia di perdere qualche elemento;
Errori registici con tagli molto evidenti;
Alcune scelte narrative danno l’idea di essere messe lì solo per permettere alla trama di andare avanti.