Chrissy wake up! I don’t like this, Chrissy wake up!
Se avete bazzicato sui social network nell’ultimo mese e mezzo avrete sicuramente sentito questa canzone estrapolata dalle parole che Eddie pronuncia nel primo episodio di Stranger Things 4 volume 1. Interpretato da Joseph Quinn e doppiato da Lorenzo De Angelis, Eddie Munson, liceale qualche anno in ritardo, patito di Dungeons & Dragons e metallaro fino al midollo è senza alcun dubbio la rivelazione di questa nuova stagione di Stranger Things. Se fino a ora il principale rubacuori era sempre stato Steve Harrington, interpretato da Joe Keery e doppiato da Alessandro Campaiola, in questi nuovi episodi Eddie ruba decisamente la scena.
Ma perché ci piace tanto il personaggio? Dopo un’entrata in scena che buca lo schermo, non necessariamente in modo positivo, in quanto risulta essere un po’ troppo esaltato per D&D, Eddie si riprende nelle scene con la dolce Chrissy e gli altri ragazzi. Il 1986, alla fine dei conti, non è stato il suo anno, ma il 2022 certamente lo è. Eppure, se trasportassimo il personaggio nella realtà… potremmo dire che lo apprezzeremmo anche nel mondo reale? Oppure lo vedremmo come gli abitanti di Hawkins, ovvero un ragazzo che ama cose considerate borderline, sataniste, e quindi pericolose? Noi di Kaleidoverse abbiamo deciso di affrontare l’argomento. Quindi, mettetevi comodi, premete play per ascoltare Master of Puppets dei Metallica e seguite la nostra analisi del complesso personaggio di Eddie. Ci saranno degli SPOILER sulla quarta stagione, perciò se non avete ancora guardato gli episodi, vi consigliamo di fermarvi all’introduzione.
La sindrome Draco Malfoy
C’è una sindrome dilagante che colpisce soprattutto i personaggi di prodotti audiovisivi spesso provenienti dalla letteratura, ed è quella che impropriamente chi scrive chiama la Sindrome Draco Malfoy. Questa finta patologia riguarda tutti quei personaggi con l’aura del cattivo ragazzo, interpretati da attori molto avvenenti. Cosa comporta quindi la Sindrome Draco Malfoy? La conseguente attrazione dell’audience nei confronti di un personaggio che, pur avendo caratteristiche socialmente non positive o tossiche, viene amato a tal punto da rendere le sue azioni via via sempre più accettate. Con Draco Malfoy dalla saga di Harry Potter è successo esattamente questo. In nessuna parte dei romanzi l’autrice descrive il personaggio come positivo, anzi, in realtà Draco non è avvenente, è capriccioso e compie azioni deplorevoli. Quando la Warner Brothers adattò i libri di Harry Potter per il grande schermo, tuttavia, toccò a Tom Felton prendere il ruolo di Malfoy. Diciamocelo… mai casting fu più fortunato.
Draco è passato dall’essere totalmente negativo a molto scusabile. Non solo infatti è bello, in quanto Tom Felton è un attore avvenente, ma per l’audience è ormai giustificabile, pur creando infiniti problemi e compiendo azioni discutibili. Certo, Eddie Munson a differenza di Draco non viene da una saga letteraria e in più non è nemmeno un personaggio così negativo come inizialmente fa credere. Eppure rimane l’incognita: sarebbe altrettanto amato nel mondo reale? Joseph Quinn è, come Tom Felton, un attore molto affascinante, che al personaggio non guasta. Ma, nel pieno del materialismo e della cultura della bellezza hollywoodiana che tuttora esiste, avremmo amato il personaggio di Eddie allo stesso modo se non fosse stato bello? Nella realtà una persona ossessionata da Dungeons & Dragons, in ritardo alle superiori di diversi anni, spacciatore di sostanze stupefacenti e metallaro fino al midollo sarebbe stato apprezzato quanto Eddie Munson di Stranger Things?
Dungeons & Dragons e il genere Metal negli anni ’80
Insomma, Eddie ha un arco narrativo positivo all’interno della quarta stagione, con una sorta di redenzione dalle sue azioni passate nell’ultimo episodio del volume 2. Tuttavia, diciamocelo: non è uno stinco di santo. Spaccia e fa uso di sostanze stupefacenti, ma ciò che all’epoca era dsiprezzato maggiormente erano proprio le sue passioni. Gli anni ’80 videro il boom del genere Metal (la cui fama era cominciata già negli anni ’70). Per gli adulti che erano cresciuti con Lollipop delle Chordettes e Diamonds are a Girl’s Best Friend cantata da Marilyn Monroe questo nuovo genere era assolutamente incomprensibile. Non solo ma, come mostrato nella serie, Eddie gioca a Dungeons & Dragons, gioco di ruolo all’epoca non compreso in alcun modo. Insomma, negli anni ’80, sarebbe stato additato come oggi spesso vengono giudicati i gamer e i ragazzi che ascoltano musica non commerciale.
In effetti, il personaggio di Eddie Munson è ispirato a una storia vera di tre ragazzi vissuti negli anni ’80 che formarono il gruppo The West Memphis Three. La polizia accusò questi tre adolescenti dell’uccisione di tre bambini perchè ascoltavano musica metal (appunto considerata satanica quarant’anni fa). I piccoli erano stati trovati uccisi durante quello che sembrava essere un rito satanico. Conoscendo la passione dei The West Memphis Three per la musica Metal, le autorità accusarono i giovani dei delitti, senza davvero seguire indizi reali. I fratelli Duffer hanno dichiarato a Deadline di essersi ispirati agli eventi per creare il personaggio di Eddie Munson che, pur finendo la stagione riscattandosi, viene comunque considerato colpevole dagli abitanti di Hawkins anche dopo la sua morte.
Le nostre conclusioni
Non resta che darci una risposta alla domanda posta nell’introduzione. Ameremmo davvero anche nella realtà il ragazzo strano della scuola? Quello che partecipa, in un certo senso, ai giochi di ruolo e ascolta musica fuori dagli standard? La risposta alla quale siamo arrivati noi di Kaleidoverse è che no, non lo vedremmo allo stesso modo. Joseph Quinn ci ha fatto innamorare di Eddie soprattutto grazie alle sue doti recitative. Così come Benedict Cumberbatch non è un attore canonicamente bello ma è quasi sempre nelle classifiche degli uomini più belli del pianeta, anche Joseph Quinn ha quel talento e quell’avvenenza che rendono il suo personaggio più attraente ai nostri occhi. Certo, lo zampino dei Duffer e degli altri sceneggiatori nella scrittura del personaggio è importantissima. Tuttavia, Quinn ha decisamente fatto un lavoro certosino per rendere Eddie quello che online tutti ormai definiscono un “fan favourite”.
Inutile dire che, sebbene nel mondo reale probabilmente non avremmo amato Eddie quanto nel mondo di Stranger Things, sicuramente ciò non cambia l’amore che chi scrive ha per il personaggio. Non solo, ma noi di Kaleidoverse ancora speriamo in un piccolo miracolo per il buffo Eddie che, diciamocelo, meritava molto di più. Chissà che nel Sottosopra una creatura non lo abbia salvato o magari non sia riuscito a farcela in qualche improbabile ma soprannaturale modo. Noi aspetteremo trepidanti la quinta stagione per scoprire se riusciremo a rivedere Eddie. Intanto, se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, degli anime, dei manga, dei videogiochi e molto altro, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci sul sito Kaleidoverse.