Il ritorno di Bleach la settimana scorsa ha segnato un nuovo punto di partenza per la storia di Tite Kubo. La nuova serie animata, infatti, sta adattando il famigerato ultimo arco del manga omonimo, e la seconda parte – ripresa l’otto luglio scorso, come abbiamo scritto qui – sta iniziando a ingranare la marcia, ma piano piano, senza dare troppo nell’occhio. Chi ha letto il manga sa che cosa accadrà nei prossimi episodi, ma chi invece è un fedelissimo dell’anime no: per questo motivo non farò accenno, nelle prossime righe, a quello che vedremo la settimana prossima.
Dobbiamo invece parlare di cosa è successo nell’episodio 15, “Pace delle ombre”. E lo faremo rigorosamente senza spoiler. Prima di continuare, comunque, vi invito a seguire Kaleidoverse e le sue pagine social per restare sempre aggiornati sulle ultime pubblicazioni. Se invece avete voglia di parlare con noi – magari perché avete letto un nostro articolo e avete notato un utile spunto di riflessione – potete farlo iscrivendovi a uno dei nostri gruppi community (o a entrambi): quello su Facebook e quello su Telegram. Fatte queste premesse possiamo finalmente parlare del quindicesimo episodio di Bleach Thousand-Year Blood War.
Bleach Thousand-Year Blood War: Pace delle Ombre
Dopo un inizio che sa di attesa e di preparazione il secondo episodio della seconda parte di Bleach riprende la spaventosa lotta tra Quincy e Shinigami in maniera ufficiale. Così seguiamo un filo narrativo che ci porta in giro per il Seireitei, mostrandoci vari personaggi alle prese con i nemici. Nonostante non siano presenti duelli da togliere il fiato e nuove evoluzioni, l’episodio riesce a mantenere il livello: l’interesse dello spettatore non cala perché è portato a chiedersi: come faranno gli Shinigami a difendersi dagli attacchi dei Quincy senza i loro Bankai?
Questa domanda ha per risposta delle tecniche alternative che vediamo rimesse in gioco dai membri del Gotei 13, richiamando alla memoria gli albori di Bleach, in cui i Bankai erano ancora da scoprire e il peggio che poteva capitare a Ichigo era incappare in uno Shinigami che sapesse usare il Kidō. Le battaglie che scoppiano in vari punti del Seireitei, dunque, oltre a presentare i singoli antagonisti scesi in campo – ben 4 Sternritter – servono anche a dimostrare la tenacia e l’esperienza degli dei della morte, che non intendono cedere di fronte al nemico.
Ambiguità e sentieri infiniti
Nel corso dell’episodio possiamo assistere anche a qualche conversazione interessante: non si tratta solo e soltanto dei classici dialoghi tra opponenti che precedono uno scontro. Se si legge bene tra le righe di quelle parole è possibile scorgere un’inquietante ambiguità che quasi presagisce il contorto piano dei Quincy. Se, infatti, lo spettatore si è forse rassegnato all’invasione, maturata nelle ombre per così tanto tempo, non poteva prevedere l’eco della vendetta dei Quincy.
O meglio: avrebbe potuto associare l’invasione alla vendetta, mentre nel corso del secondo episodio emerge chiaramente come, nell’ottica dei nostri nemici di bianco vestiti, l’invasione sia solo la punta dell’iceberg. “Pace delle Ombre” è quindi l’ennesimo vestibolo che dà sulla guerra vera e propria. E, mentre adesso ci tocca aspettare la settimana prossima per sapere che idea abbia avuto Urahara, dopo i titolo di coda ritroviamo Ichigo, ancora in cammino verso una destinazione ignota. Un luogo che, però, vedremo probabilmente nell’episodio 16.