L’annuncio da parte di Valve di Steam Deck, PC utilizzabile come console portatile incredibilmente potente, è piombato come un fulmine a ciel sereno nel mondo videoludico, spiazzando in maniera piacevole tutti i giocatori più accaniti. In parecchi, specie dopo il tutt’altro che elettrizzante annuncio da parte di Nintendo della nuova Switch OLED anziché della versione PRO richiesta da tutti, ci hanno visto una possibile spallata proprio al colosso nipponico, che ora si troverebbe a fronteggiare una rivale di incredibile spessore. Ma è davvero così? Noi di Kaleidoverse.it vogliamo analizzare la presunta competizione tra Steam Deck e Nintendo Switch
Steam Deck vs Nintendo Switch, due opposti che non si attraggono
Le due console sono profondamente differenti sotto quasi tutti i punti di vista. Soprattutto per un semplice fatto: non sono entrambe delle console. Lo Steam Deck infatti è un PC portatile assemblato appositamente per favorire il gaming “da trasporto”, ma possiede tutte le caratteristiche di un normale computer. Si tratta di qualcosa di rivoluzionario, ma che poco ci azzecca con Nintendo Switch della casa di Kyoto se non per la funzionalità principale. Oltre al poter giocare ovunque e alla forma infatti, i punti in comune praticamente scompaiono.
Lo schermo di Steam Deck, così come tutto l’apparecchio e le varie componenti, sono significativamente più grandi e di conseguenza pesanti, e nonostante una batteria performante, il consumo ne limiterà comunque di parecchio la durata. Il peso stimato dovrebbe aggirarsi intorno ai 700 grammi, più del doppio di Nintendo Switch classica, piuttosto scomoda per sessioni di gioco portatile prolungate quindi.
Nintendo Switch è poi dotata del famoso dock per giocare su uno schermo più grande, passando rapidamente da console portatile a “fissa” in caso di necessità. Questa possibilità di cambio immediato, evidenziata dal nome stesso, non è presente invece in Steam Deck. Per quanto avrà questa possibilità anch’essa infatti, non è progettata per questo è il dock andrà acquistato a parte.
Potenza e caratteristiche differenti
Dal canto suo, la creatura di Valve ha la possibilità di essere compatibile con tutti i pad disponibili sul mercato, a prescindere che siano quelli di PlayStation, Xbox o Switch stessa. Un bel vantaggio per tutti i giocatori che preferiscono i controller da console rispetto a mouse e tastiera o sono abituati ad un certo set di comandi.
Ovviamente, la potenza è nettamente superiore. tanto che in termini di grafica e performance complessive dovrebbe surclassare il prodotto di punta di casa Nintendo. Si tratta di fatto di un dispositivo di nuova generazione, paragonabile a PlayStation 5 o Xbox Serie X. Questo però porta anche a costi nettamente diversi. Se la versione base di Steam Deck infatti viene “solo” 419 euro, quelle superiori vengono rispettivamente 549 e 679 euro. Completamente un altro mondo rispetto a Switch, con costi addirittura superiori agli ultimissimi prodotti Sony e Microsoft.
Questo evidenzia come Steam Deck non sia semplicemente un dispositivo adibito al gioco, ma un prodotto di élite che occuperà una nicchia tutta sua nel settore tecnologico e dell’intrattenimento.
Una guerra mai nata
Ecco perché quella che tutti dipingono come la nuova console war probabilmente non nascerà mai. Rimarrà solo la vana e un po’ sadica speranza di una reazione a catena alla ricerca degli hardware e software migliori. Una guerra fredda, che la forma e le dimensioni ridotte delle due contendenti non renderanno più credibile o accettabile.
Quella tra Steam Deck e Nintendo Switch non diventerà una faida, semplicemente perché sono due prodotti profondamente differenti. Occupano nicchie di mercato, con conseguenti esclusivi bacini di utenza, che non entreranno in collisione. Nintendo continuerà a prosperare, senza eccessivi patemi d’animo, grazie ai titoli esclusivi e allo zoccolo duro dei suoi milioni di seguaci fedelissimi.
Steam Deck invece con ogni probabilità farà la fortuna di Valve, andando a crearsi un nuovo angolo di mercato su misura, e di cui al momento ha praticamente il monopolio. Una mossa azzeccatissima che potrebbe segnare una tappa fondamentale nell’immediato futuro dell’intrattenimento videoludico.
Insomma ragazzi, se volevate la guerra mettetevi il cuore in pace: Switch e Deck vivranno tranquillamente da buoni vicini, magari, perché no, anche sullo stesso scaffale.