Nell’infinito catalogo di film di Netflix si è aggiunto da poco un prodotto adatto agli adolescenti che strizza l’occhio agli adulti. La casa di produzione è Skydance Animation e alla regia troviamo Vicky Jenson (co-regista di Shrek). L’animazione è stata affidata ad un uomo che di film di successo ne sa anche lui. John Lesseter è infatti l’animatore dietro i film di Toy story. La recensione di Spellbound – L’incantesimo vi porterà in un mondo fantastico diverso dal solito.
Con la co-regista di Shrek e le animazioni alla Toy story ci si aspetta un film all’altezza e su questo potete stare tranquilli. Il messaggio è chiaro e tondo, viene infatti lanciata una bomba la cui esplosione è devastante. Perché però un film per adolescenti dovrebbe interessare anche agli adulti? Lo scoprirete leggendo la nostra recensione quindi non fermatevi.
Trama di Spellbound – L’incantesimo
La giovane principessa Ellian nasconde da un anno un segreto mostruoso. I suoi genitori infatti, dopo una passeggiata nella Foresta oscura dell’oscurità eterna, si trasformano in due mostri. La loro figlia riesce però a mantenere il segreto nel regno fino alla fuga dei due dalle loro gabbie. Da qui iniziano i guai sia per Ellian che per i regnanti Ellesmere e Solon.
La principessa ha però un indizio per risolvere la situazione, donatogli dai due oracoli i quali le hanno fatto visita il giorno del suo compleanno. Inizia così il loro viaggio nella Foresta oscura dove tutto ebbe inizio. A farle compagnia ci sarà, oltre ai due mostri, anche il suo fedele flinc viola il quale si rivelerà essere uno strepitoso aiutante e amico.
L’Oscurità che si ciba dei sentimenti oscuri
Il percorso intrapreso da Ellian e il suo gruppo ha come unico obiettivo il non farsi catturare dall’Oscurità, un’entità a forma di tornado che si alimenta di sentimenti oscuri. Questo è un dettaglio da tenere bene a mente perché è la chiave per la soluzione al problema di Ellian. Attenzione, non è uno spoiler perché non vi stiamo svelando in che modo lo sarà e dovrete scoprirlo voi.
Qui iniziamo ad analizzare un elemento interessante della storia narrata. L’entità da cui si devono vedere le spalle si nutre di sentimenti oscuri. Cosa vorrà mai dire? Ellian e i suoi compagni lo scopriranno a loro spese. La presenza di questo elemento maligno nel racconto dell’avventura della giovane principessa è uno spunto di riflessione non indifferente. I sentimenti oscuri sono tutto ciò di cattivo che possiamo fare o pensare e l’Oscurità li sente lontano chilometri.
Il rapporto tra genitori e figli
Il film ruota intorno alla ricerca di un modo per far tornare umani i due regnanti ma c’è di più. In primis possiamo notare l’immenso amore che la figlia prova per i propri genitori per i quali è pronta a tutto. Mantenere un segreto per un anno è difficile data anche l’enorme mole dei due mostri quindi immaginate quanto è grande il suo amore.
Verso la fine del film, quando la vicenda sembra arrivata ad un punto morto, entra in gioco un altro grande e importante messaggio. Esso è rivolto alle famiglie in cui i genitori si sono separati o lo stanno per fare. A pagarne le conseguenze sono e saranno sempre i figli, che lo vogliate o no. In questo prodotto non viene nascosto questo punto di vista ma anzi è rimarcato più e più volte.
C’è una soluzione per tutto
Senza entrare troppo nei dettagli, il finale del film ci insegna che c’è una soluzione per tutto. Il come si è arrivati a questa soluzione è una vera e propria dichiarazione d’amore verso la persona più cara. A meno che non abbiate il cuore di ghiaccio questa dichiarazione vi colpirà in maniera potente nell’anima. La causa scatenante sarà anche quella a cui porterà poi alla soluzione del problema.
Ad insegnarci che a tutto c’è una soluzione non sarà solo e soltanto la giovane fanciulla ma anche il suo modo di vivere determinate situazioni. Trasponendo nella realtà le vicissitudini di Ellian avremo sicuro esempi di persone che conosciamo, o magari noi stessi, che si comportano in egual modo. Spellbound ci insegna però una via alternativa da percorrere quando tutto ciò accade, in parole semplici e non fraintendibili.
Separarsi non è mai una buona idea
Spellbound – L’incantesimo, di cui state leggendo la recensione, ci mette davanti ad una realtà difficile da capire se non la si vive. Se avete amici, conoscenti o chiunque altro il quale ha vissuto sulla propria pelle la separazione dei genitori, questo film è una manna dal cielo. Sembra banale come un viaggio nella Foresta oscura possa invece illuminare le menti delle persone le quali hanno vissuto tale esperienza.
Purtroppo è un evento che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più ma mettetevi nei panni di un adolescente. Come può capire quello che sta accadendo, come può metabolizzare tutto ciò se non sa farlo. Tutti sappiamo le conseguenze per gli adulti ma per i figli, chi ci pensa alle loro conseguenze? Non deve essere facile certo, eppure neanche per loro è una passeggiata. Spellbound dà una scossa e una possibile risposta a chi di risposte non ne ha mai avute e mai le avrà.
Animazione e doppiaggio
A livello di animazione il prodotto è pieno di colori, in un mondo fantastico con animali davvero stravaganti. Chi non vorrebbe un flinc da coccolare mentre si guarda la TV? Degno di nota è anche il doppiaggio sia in lingua originale che in italiano. Infatti i due regnanti hanno le voci di Nicole Kidman e Javier Bardem (Salazar ne I pirati dei Caraibi) mentre la principessa di Rachel Zegler (Hunger games – La ballata dell’usignolo e del serpente).
Il doppiaggio italiano non ha nulla da invidiare a quello originale. Troviamo infatti Arianna Craviotto per Ellian, Gigi e Ross (Gialappa Show) nei panni degli oracoli Sunny e Luno e Massimo Ranieri per il ministro Bolinar. Voci, a nostro parere, davvero azzeccate per i personaggi da loro interpretati e sono riusciti a dargli un carattere chiaro e unico.
Le nostre conclusioni su Spellbound – L’incantesimo
La recensione di Spellbound – L’incantesimo vi ha svelato solo alcune delle vicende che Ellian vive per ritrasformare i propri genitori in umani. L’insieme di animazione e trama crea un prodotto adatto sia agli adulti che agli adolescenti e bambini. La storia è interessante, diversa dalle altre e con un messaggio di fondo molto forte diretto agli adulti. Un film ideato e creato in maniera favolosa che fa l’occhiolino ai grandi capolavori Disney.
Vi è piaciuta la nostra recensione di Spellbound- L’incantesimo? Fatecelo sapere nei commenti attraverso il sito di Kaleidoverse insieme alla vostra opinione riguardo il film. Come sempre potrete trovare anche nuove recensioni ogni settimana. Su Netflix è uscita la miniserie su Ayrton Senna, di cui quest’anno sono trent’anni dalla morte, e ne abbiamo visto in anteprima i primi 6 episodi. La seconda stagione de L’imperatrice è uscita e noi l’abbiamo recensita. Se volete saperne di più visitate il nostro sito, a noi non resta che salutarvi e alla prossima!
Netflix ci ha insegnato che non bisogna sottovalutare il potere dell'animazione perché anch'essa può insegnarci qualcosa. Anche con Spellbound - L'incantesimo abbiamo imparato qualcosa, forse più un adulto di un adolescente o bambino. La storia di Ellian e dei suoi genitori trasformati in mostro dopo una passeggiata nelle Foresta oscura dell'oscurità eterna ha un messaggio potentissimo. Non solo ci mostra quanto può essere grande l'amore di una figlia per i propri genitori, in qualsiasi forma essi siano. Il film è capace di far riflettere su vari aspetti della nostra quotidianità ma il punto focale è solo uno. Il vero scopo lo scopriamo solo verso la fine del film e noi non vogliamo anticiparvi nulla. Ellian, i suoi genitori ma anche i suoi consiglieri danno una vera e propria lezione di vita a chiunque guardi il film. Sia che stiate vivendo la stessa situazione di Ellian sia il rapporto tra lei e i suoi genitori possono darci un motivo di riflessione. A dar man forte alla narrazione abbiamo sia l'animazione, dalla mano di John Lesseter (Toy Story), che Vicky Jenson (co-regista di Shrek). Tutto questo, insieme, ci ha donato un film divertente, visivamente splendido ma con anche un messaggio forte di fondo. Il lungo viaggio di Ellian insieme ai suoi genitori non sarà solo fisico ma anche sul piano della crescita, da entrambe le parti. Perfino l'amico peloso flinc ha vissuto il viaggio come una crescita personale anche se per motivi diversi dai suoi compagni.