Avete presente l’ultima scena dell’episodio 16 di Blue Box, che aveva lasciato aperto un portone bello ampio di possibilità? Ecco, l’episodio 17 ci si butta a capofitto, riempiendo l’aria già carica dell’anime di uno spesso strato di pressione, spalmata tutta sulle spalle del protagonista. La puntata si chiama E invece ci tengo tantissimo, è disponibile su Netflix dal 30 gennaio scorso ed è un episodio molto diverso rispetto a quelli a cui ci ha abituati questo anime. Kaleidoverse ve ne parla in questa breve recensione, dopo la consueta introduzione.
Blue Box è l’anime che adatta il manga omonimo di Koji Miura (I love you, my teacher), distribuito in Italia da Star Comics. Alla regia c’è Yuichiro Yano (Lupin III) mentre le voci principali del cast vocale in lingua originale sono quelle di Akari Kitō (Time Bokan 24), Shōya Chiba (Wind Breaker), Reina Ueda (Il mio matrimonio felice), Chiaki Kobayashi (Gundam Build Divers Re:Rise), Yūma Uchida (Act of Diamond), Kenshō Ono (Attack on Titan) e Haruka Shiraishi (Eminence in Shadow). Ecco la trama dell’episodio 17.
Blue Box Recensione Episodio 17: E invece ci tengo tantissimo
Chinatsu e Hina sono dove le avevamo lasciate, con la sensazione apparente che la confessione della ginnasta non abbia sortito alcun effetto sulla cestita. Tutt’intorno, la scuola è in fermento crescente per l’arrivo del festival scolastico, e Taiki continua a dedicarsi intensamente agli allenamenti di badminton, nonostante la frustrazione crescente nei confronti dei propri progressi. La notizia di una prossima partita di allenamento contro la Sajikawa contribuisce ad aumentare la sua preoccupazione, poiché potrebbe dover affrontare nuovamente Yusa, il ragazzo che lo ha eliminato nel corso delle qualificazioni.
Come se non bastasse alla pressione sportiva – e quindi alle aspettative che Taiki presume di dover accontentare – si aggiunge il peso sempre maggiore dei sentimenti di Hina, che – sempre più coraggiosa – non smette di dimostrare o enfatizzare. Tutto questo si condensa in una puntata dal ritmo sicuramente diverso rispetto alle altre e dall’atmosfera sicuramente più pressante, nonostante smorzi un po’ sul finale con una riflessione sull’altruismo e sulla disciplina nello sport.
Taiki sente molta pressione addosso, sia dal punto di vista sportivo che emotivo.
Nessuna pressione
Il tema portante di questa puntata di Blue Box è sicuramente il peso delle aspettative, che si traduce, almeno per Taiki, in pura e semplice ansia da prestazione. Emerge così un punto fondamentale del suo carattere, ovvero il rimuginare sugli errori del passato senza però mettere in atto delle azioni che possano aiutarlo a non ricaderci, come fa notare Haryu a Chinatsu. C’è infatti una grossa differenza tra la disciplina e la diligenza, almeno secondo il giocatore, e Taiki sembra non averla ancora colta.
D’altro canto, nel corso dell’episodio vediamo come il ragazzo arrivi molto vicino a un punto di rottura: completamente concentrato sugli allenamenti in vista dell’amichevole, non riesce a gestire anche il peso emotivo che Hina gli pone davanti, aumentando in lui sia i sentimenti che sta accumulando che una sorta di confusione mentale. E, se alla fine della puntata almeno dal punto di vista sportivo il ragazzo sembra aver trovato una quadra, dal punto di vista sentimentale la partita è ancora tutta da giocare.
Una riflessione sull’aiuto
Se ci discostiamo dai drammi sentimentali – che pure faranno gongolare una buona fetta di pubblico – c’è ancora spazio per un ragionamento che chi scrive ha trovato quasi illuminante. Chinatsu e Haryu si ritrovano a chiacchierare dopo gli allenamenti, e Haryu non nasconde a Chinatsu quelle che sono ancora le debolezze di Taiki. La ragazza, in tutta risposta, dà un’importante lezione di fair play che evidenzia un aspetto molto importante del carattere di Haryu.
Essere più grandi significa aiutare i più piccoli, i più inesperti. E, se è vero che Taiki deve ancora capire delle cose di sé stesso, è anche vero che le persone che lo supportano esternamente possono comunque fornirgli un aiuto, ricordandogli le cose importanti. È un aspetto importante e interessante dello sport, che cozza contro uno dei difetti di Haryu, ovvero l’egoismo dettato dalla competizione sportiva. È vero che abbiamo visto il ragazzo fungere da mentore per Taiki, ma è anche vero che il suo sogno è vincere le Nazionali, e da questo punto di vista Taiki è un avversario come tutti gli altri. Si crea quindi una dinamica interessante che riguarda i due giocatori di badminton, e chissà che non venga approfondita nel prossimo episodio.
Verso la sfida dell’episodio 18
Questa puntata si è rivelata sicuramente emotivamente più pesante delle altre che l’hanno preceduta, ma è anche un ottimo stacco rispetto a quello che l’anime ci sta mostrando: un’introspezione profonda e a tratti scomoda, che allaccia emozioni, sport e performance in un nodo molto stretto. La conclusione dell’episodio lascia già presagire cosa vedremo la prossima settimana, ma secondo chi scrive ci sarà spazio anche per altro – o almeno, spero.
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