Non tutti si aspettavano una nuova stagione di questa serie TV eppure quell’inquadratura sulla carta del Joker era sospetta. E poi qualche mese fa a sorpresa è arrivato il trailer e quindi è diventato tutto reale: avrà una terza stagione. Alice in Borderland 3 è uscita il 25 settembre e noi siamo pronti a farne la recensione. La seconda stagione ci aveva lasciati con un finale che aveva soddisfatto in parte gli spettatori ma l’hype per la terza è rimasto alto.
Vi ricordiamo che Alice in Borderland è la trasposizione live action del manga di Haro Asō pubblicato tra il 2010 e il 2016. La prima stagione ha avuto un grande successo e la seconda ha confermato l’ottima qualità del prodotto. Sarebbe stato un peccato lasciare il dubbio sul perché ci si è concentrati su una carta in chiusura di stagione. E quindi eccoci arrivati al punto di poter avere una risposta alla nostra curiosità.
Dove eravamo rimasti?
I nostri protagonisti Arisu e Usagi, alla fine dei giochi e dello scontro con la Regina di cuori, sono riusciti a concludere i crudeli game. Dopo una lunga serie di giochi mortali in cui hanno perso la vita centinaia di persone, sembrerebbe che sia tutto finito. L’ultima scelta a cui vengono sottoposti i concorrenti è se prendere la cittadinanza a Borderland o rifiutare. Ovviamente i nostri Arisu e Usagi rifiutano per poter tornare alla loro normale vita.
Ciò che non sanno è che non è così difficile abbandonare quel mondo distopico e surreale oltre che mortale. Qualcuno nella realtà è in cerca di risposte in merito a certe affermazioni di alcuni dei sopravvissuti alle sfide. Ci si dirige quindi verso la nuova stagione e l’introduzione di nuovi personaggi e nuovi modi per entrare a Borderland. Ma Usagi e Arisu che fine avranno fatto? Saranno riusciti a farsi una nuova vita? Scopriamolo proseguendo nella recensione di Alice in Borderland 3.
La trama di Alice in Borderland 3
I nostri protagonisti vivono tranquillamente la loro normale vita dove i game sono solo un ricordo lontano. Ryugi (Kento Kaku) vuole scoprire di più su quello che alcuni chiamano Borderland, puntando ad entrarci. Quale migliore occasione se non un invito, forzato, a partecipare ad un incontro per un’esperienza di premorte come accesso a quel mondo? Dietro questo nuovo accesso troviamo una vecchia conoscenza, Sunato Banda (Hayato Isomura). Lui rimase come cittadino in Borderland alla fine della seconda stagione, per chi non se lo ricordasse.
La notizia che Usagi sia in pericolo mette in allerta Arisu il quale, aiutato da Ann (anche lei una ex giocatrice) ritorna a giocare. Questa volta i game non sono basati sui semi delle carte, come nelle stagioni precedenti, introducendo una difficoltà maggiore nel comprenderne la natura. Tra templi giapponesi, tunnel sotterranei e interi scenari creati in CGI, ogni gioco porta con sé novità anche per i più esperti. Riusciranno i nostri player a sopravvivere anche questa volta?
Le regole cambiano, il destino no
Chiunque sano di mente non sceglierebbe mai di tornare a rischiare la vita per un gioco. Eppure Sunato, da cittadino, ha cercato e adescato persone da portare a fare questa esperienza mortale. Senza fare troppi spoiler nella nostra recensione di Alice in Borderland 3, qualcuno oltre a lui muove le fila dall’alto del suo punto d’osservazione. Le varie partite avranno, come sempre, regole diverse ma il risultato finale non cambia. Vincere deve essere sempre l’unico scopo per salvarsi la pelle.
Un ottimo cambio di registro la non focalizzazione delle partite sui vari tipi di semi dando una freschezza nuova alla serie. Interessante anche l’introduzione di nuovi modi per entrare a Borderland, legali o meno che siano. Sapevamo che l’arrivo del Joker avrebbe cambiato le carte in tavola e così è stato. L’originalità proposta, non seguendo il manga Retry come si poteva ipotizzare, è da lodare per aver dato vita a qualcosa di diverso.
Il motore che muove l’uomo
Dato che è in gioco la propria vita, bisogna trovare una motivazione per portarsela a casa ogni volta. C’è chi è altruista, chi invece è un uomo della Yakuza e quindi lo muove l’onore e chi l’amore. E se oltre all’amore ci fosse qualcosa di più? Ovviamente Usagi e Arisu sono mossi da questo sentimento ma, a fine stagione, scopriremo qualcosa di più. Per chi ha letto Retry non è una novità, per gli altri evitiamo lo spoiler.
Rispetto alle stagioni precedenti, il fattore umano è un po’ meno presente con l’inserimento di personaggi molto cinici. Questo avviene solo fino a metà stagione perché poi, con la morte di questi, rimangono le persone dal cuore gentile. E quindi esce quella componente che era molto forte soprattutto nella seconda stagione: l’umanità. Anche le ultime comparse portano la loro personale visione di cosa vuol dire essere umani.
Le morti sono molto più crudeli
A differenza delle stagioni precedenti, le morti dei player sono molto più violente e scenografiche. La censura non è di casa a Borderland quindi vedrete gente fulminata, bruciata, esplodere e tanto altro. A chi non ha uno stomaco abbastanza forte potrebbe dar fastidio ma per gli amanti del gore, seppur leggero, sarà uno spettacolo. Mozzafiato sono anche i luoghi in cui si svolgono alcune partite e soprattutto dove avverrà l’epilogo della stagione.
Una catastrofe di proporzionalità immense potrebbe portare alla fine di uno dei mondi, quello reale o Borderland lo scoprirete voi. Quel che ci ha lasciato a bocca aperta è, ancora una volta, l’ultima inquadratura la quale lascia spazio ad una probabile quarta stagione. Gli indizi ci sono, nessuna carta in vista ma qualcosa di molto più grande. Insomma, anche la terza stagione ci lascia con il dubbio se ne avremo una quarta, magari a sorpresa come questa.
Le nostre conclusioni su Alice in Borderland 3
Una probabile terza stagione aveva spaventato i fan della serie, i quali non sapevano su cosa si sarebbe potuta basare. La nostra recensione di Alice in Borderland 3 tocca solo alcuni degli aspetti innovativi di questa stagione che, a nostro parere, è un ottimo prodotto. Non sono mancati i colpi di scena, una narrazione potente e incisiva con temi diversi da quelli toccati in precedenza. Speriamo venga annunciata una quarta stagione dato il chiaro segnale lanciato negli ultimi frame sul finale.
Avete visto la serie TV di Disney+ The twisted tale of Amanda Knox? Su Kaleidoverse troverete la nostra recensione spoiler free del caso mediatico che ha sconvolto Perugia. Inoltre troverete la recensione di House of Guinness o l’approfondimento su Solo Leveling o KPop Demon Hunters. Non dimenticatevi di seguirci su Instagram per rimanere aggiornati sulle nostre uscite. Noi vi ringraziamo e vi aspettiamo alla prossima recensione!
Pro
Innovazione per quanto riguarda i giochi uscendo dagli schemi dei game basati sui semi delle carte;
Lo sviluppo dei personaggi sia vecchi che nuovi i quali non risultano banali ma hanno un background tutto da scoprire;
Sunato è rimasto coerente fino alla fine mantenendo il suo lato assassino forte e deciso;
I vari colpi di scena cambiano il ritmo narrativo;
Il finale di stagione lascia aperta la possibilità di una quarta stagione.
Contro
A tratti risulta un po’ lenta giustificabile dal fatto che spiegavano argomenti di un certo spessore;
L’uscita tardiva della terza stagione può essere un problema per chi non si ricorda quelle precedenti andando a perdere il filo del discorso o l’identità dei personaggi;
Per noi non è importante ma la crudeltà di alcune morti potrebbe infastidire le persone più sensibili;
Manca la spiegazione effettiva del perché vogliono Arisu a Borderland.
