Gli scacchi per la loro natura non sono esattamente il gioco più entusiasmante del mondo; questo almeno finché non sono stati rivisitati con Crown Trick. L’opera è sviluppata da NEXT Studios, la quale di recente ha fatto parlare di sé mostrando al Gamescom di agosto il trailer del loro nuovo progetto Synched: off planet, vantando anche di un parco giochi di tutto rispetto con titoli come Unheard, un investigativo basato totalmente sull’ascolto. Con Crown Trick l’azienda videoludica ha voluto immergersi nel mondo del genere Roguelike e creare la propria versione degli scacchi in salsa RPG, riuscendo nell’impresa con un discreto successo.
Nel mondo dei sogni
Il gioco inizia presentandoci Elle, la prescelta di turno, da sola in una piccola stanza con al centro una corona con cui dovremo interagire. L’oggetto si presenterà come l’onnisciente protettore del Reame degli Incubi, Crown, e spiegherà alla protagonista che toccherà a lei sconfiggere il malvagio Vlad, che ha rotto i sigilli di questo Reame, facendo sì che gli incubi portino distruzione anche nel mondo degli umani. Elle, con l’aiuto di Crown, dovrà viaggiare nelle profondità del Reame degli incubi per porre fine al regno del terrore creato dal terribile nemico.
Dopo questa introduzione potremo avere un assaggio delle meccaniche base del gioco, le quali dovremo assimilare perfettamente se vorremo riuscire nella nostra impresa. Nel Reame dei Sogni il tempo va avanti in modo differente, avversari, trappole e azioni avverranno contemporaneamente al nostro turno di movimento. Tutto ciò per contestualizzare in modo efficiente il fatto che il gioco di fatto è un Turn-Based sincrono. Il pavimento, dipinto come una scacchiera, ci aiuterà a pianificare al meglio la strategia di movimento che vorremo attuare per evitare di essere attaccati.
Mossa della regina
Dopo aver preso confidenza con le tattiche di movimento del gioco e di come sfruttarle contro i nostri avversari, l’opera ci introdurrà alla vasta varietà di armi presenti, ognuna con un differente pattern di attacco. A seconda della vostra conoscenza degli scacchi e della strategia che vorrete adottare, l’arma giusta può fare una grande differenza, possibilmente salvando la vostra vita o ponendole fine. In ordine da le più facili alle più difficili da usare avremo:
- Spade: colpiscono i tre riquadri di fronte a Elle
- Lance: attaccano in linea retta facendo più danno alla punta
- Fucili: attraversano gli avversari per cinque riquadri in linea retta
- Staffe: corto raggio ma migliorano determinate abilità
- Guanti: colpiscono tutti gli avversari in linea retta
- Asce: attaccano in modo circolare attorno Elle
- Pistole: attaccano in linea retta per tre riquadri, l’ultimo colpo è potenziato
- Doppiette: attaccano a cono con incremento dei danni alla punta
- Coltelli: cortissimo raggio di un solo riquadro, ma attaccano due volte.
Le armi, come in molti Roguelike, saranno estremamente variegate con diverse rarità ed effetti disparati in modo da essere adattabili quanto più alla strategia che adotteremo. Proseguendo nel gioco, Elle disporrà anche di un blink che le permetterà di riposizionarsi sulla mappa per avere un vantaggio sugli avversari senza sprecare il proprio turno – ma occhio a non abusarne in quanto ha usi limitati -. Nello sfortunato caso che la vostra vita iniziasse a scarseggiare, la protagonista possiede anche un Elisir che le permetterà di recuperare punti vita, sacrificando un turno d’attacco. Durante l’esplorazione dei livelli sarà possibile trovare reliquie speciali che daranno dei bonus passivi come danni critici aumentati o danni elementali sugli attacchi. Con oltre 170 reliquie da trovare, le possibilità per le build sono vaste e tutte da scoprire.
Conosci il tuo avversario
Incontreremo molti avversari dei generi più disparati durante la nostra esplorazione dei dungeon nel Reame degli Incubi. Ogni nemico ha un pattern di movimento o di attacco totalmente unico, e quindi sarà necessario pianificare attentamente ogni nostra mossa se non vogliamo ritrovarci con le spalle al muro e circondati. Sfruttare le debolezze dei nostri avversari sarà fondamentale per la nostra sopravvivenza, dato che posseggono un indicatore speciale chiamato “punto di rottura” mostrato come un piccolo scudo blu numerato al lato della loro barra vita; mentre sono in preparazione per il loro attacco, gli avversari divengono vulnerabili e se si riesce a portare a zero l’indicatore, questi rimarranno storditi per qualche turno dandoci cosi il tempo di sconfiggerli in tutta sicurezza.
In ogni livello sarà possibile incontrare un miniboss che ci darà del filo da torcere, in quanto oltre a una barra vita più consistente avrà anche delle abilità che ricoprono un numero notevole di riquadri rendendolo particolarmente difficile da raggiungere. Tuttavia, una volta sconfitto, sarà possibile rendere questo nemico un nostro famiglio che ci sbloccherà cosi nuove abilità. Con circa venti famigli presenti nel gioco, le combinazioni di abilità sono discrete.
Non c’è posto come casa
Nella casualità venissimo sconfitti dagli avversari, Elle si risveglierà alla sala della reincarnazione che fungerà da Hub principale per le nostre avventure e dove torneremo spesso per migliorare in modo permanente alcune delle nostre statistiche. Inizialmente, la sala della reincarnazione sarà vuota e con quattro aree bloccate per lavori in corso, e per sbloccarle dovremo salvare le persone smarrite nel dungeon. Ognuna di loro ci permetterà di migliorare le nostre statistiche spendendo schegge dei sogni, una valuta rappresentata da gemme blu che potremo trovare durante le nostre esplorazioni.
Per quanto possa essere standard avere un Hub principale in un dungeon crawler, la sala della reincarnazione non è particolarmente interessante in quanto i potenziamenti che le persone smarrite metteranno a nostra disposizione non sono esattamente prominenti per le run, variando da piccole percentuali aumentate per le cure, sino al poter iniziare una partita con una chiave che ci permetterà di aprire eventualmente una stanza per una reliquia di qualità rara. Nel giro di quattro o cinque run di successo avrete molto probabilmente ottenuto tutti i buff presenti nell’Hub.
Scacco al Re
Il boss finale di ogni run che compiremo di Crown Trick sarà ovviamente il precedentemente menzionato Vlad. Il nostro ultimo avversario non appare esattamente come il più minaccioso dei boss, rappresentato come un uomo dal volto pallido in abito elegante e dalle maniere composte; e non parliamo di un “Dracula” elegante, bensì di un “vestito preso dalla soffitta della nonna” elegante. Potremo affrontare l’antagonista sia tramite una prova di forza che una prova di saggezza, entrambe molto differenti.
Nel primo caso Vlad indosserà la sua armatura, ottenendo molti punti rottura e una abbondante barra vita e ci metterà in una piccola arena dove disporrà di vari attacchi capaci di occupare il terreno sotto di noi. Alternativamente, la prova di saggezza sarà una partita a scacchi dove il nemico rappresenterà il Re e sarà accompagnato da pezzi di scacchi nel suo lato del campo, e ovviamente il nostro obiettivo sarà dargli scacco matto. Entrambe le prove non sono particolarmente difficili e non richiedono tattiche particolari, rendendo abbastanza carente questo boss finale su tutti i fronti.
Conclusioni su Crown Trick
Crown Trick è qualcosa che personalmente parlando non mi sarei aspettato di giocare più e più volte. Nonostante non si tratti di un tipico dungeon crawler, sono rimasto catturato da questa rivisitazione degli scacchi che mi ha permesso di sviluppare l’astuzia anziché la tecnica facendomi immergere in un mondo di sogno splendidamente animato e ricco di colori saturi, dove ogni avventura mi ha permesso di sperimentare nuove build e approcci alle avversità. Infine, vi ricordiamo che il videogioco è disponibile per Nintendo Switch, e vi invitiamo a iscrivervi al nostro canale Telegram e a seguirci su Kaleidoverse se questa recensione vi è piaciuta e vorreste leggerne altre.
Crown Trick è un interessante rivisitazione del gioco degli scacchi in salsa RogueLike, con tante stanze da esplorare, armi da brandire e reliquie da combinare per massimizzare il nostro potere. Nonostante la carenza di boss che potrebbe rendere ripetitive le battaglie finali dei vari piani, il gioco sa come intrattenere in modo piacevole dando un esperienza divertente seppur breve in quanto il gioco è completabile anche alla prima run.