GSC Game World, lo sviluppatore della serie Stalker e del sequel in arrivo Stalker 2: Heart of Chernobyl, ha ritirato l’idea di introdurre gli NFT nell’attesissimo gioco. L’annuncio è arrivato pochissimi giorni fa dopo che il team ha annunciato uno “Stalker Metaverse” basato sulle NFT e, nonostante abbiano insistito sul fatto che il secondo capitolo non sarebbe stato “basato su BlockChain” e che la valuta non avrebbe avuto alcun impatto sull’esperienza di gioco, si son comunque visti costretti a ritirare immediatamente la scelta dopo le proteste di tantissimi fan del franchise.
“Vi abbiamo ascoltato […] e in base al feedback che ci avete dato, abbiamo deciso di cancellare tutti i contenuti basati sulle NFT di Stalker 2. Gli interessi dei nostri fan e giocatori sono la priorità per il nostro team. Stiamo preparando questo gioco per far si che possiate godere di un esperienza unica ed esaltante – Se a voi importa, a noi importa.”
Questa è la dichiarazione dello studio fatta tramite un tweet che annuncia la totale inversione di marcia sull’aggiunta dei Non Fungible Token. Per chi non fosse avvezzo con gli ultimi eventi del mercato digitale, gli NFT sono delle unità di dati uniche nel loro genere e solitamente sono associate a media audio, video, foto o persino tweet. Ognuno rappresenta un pezzo originale e non ne esistono o esisteranno di uguali al mondo. Spesso sono venduti a fior fior di quattrini (o meglio, Bitcoin) in giro per il web, grazie alla BlockChain. Per snocciolare il concetto in un maniera meno ostica, si pensi a un gigantesco album di figurine dove tutti i componenti possiedono un solo posto dove essere allocati. Seguiteci su Kaleidoverse per tante altre news, anteprime e recensioni e tenetevi sempre aggiornati con i nostri canali Telegram e Youtube per tutte le ultime notizie dal mondo del cinema, dei videogiochi e serie tv.