Sangue, sesso e violenza esplicita, con una storia epica che sappia farci emozionare: questo è il mix che aveva promesso Zack Snyder con la serie animata intitolata Twilight of the Gods, in collaborazione con Netflix e disponibile dal 19 settembre. Il progetto nasce dalla collaborazione con Jay Oliva, che ha già pubblicato varie serie animate dedicate ai supereroi e aveva già collaborato con Snyder nello storyboard di Man of Steel e Batman v Superman.
Zack Snyder ha già diretto innumerevoli film usciti al cinema tra cui 300, Watchman, Army of the Dead e i film dedicati ai supereroi tra cui le opere citate sopra. Inoltre, Zack Snyder ha già collaborato con Netflix con le due parti di Rebel Moon nel 2023 e il 2024 (qui vi lasciamo la recensione della parte 2). Rebel Moon si è rivelato un progetto che non ha saputo soddisfare il pubblico, ora Snyder avrà raggiunto il suo obiettivo? Continuate a leggere il nostro articolo e lo scoprirete in questa nostra recensione.
Twilight of the Gods: la trama
Twilight of the Gods è una storia di vendetta. Leif è il re di Volsung ed è innamorato di Sigrid, una donna per metà gigante che ha conosciuto sul campo di battaglia. I due decidono di sposarsi nella terra natale di Sigrid, Jotunheim, ma il loro matrimonio non è ben visto dagli dei. Thor, il dio del tuono, interrompe il banchetto: credendo che i giganti della Mano Aperta nascondano Loki, stermina tutti i presenti. Solo Leif e Sigrid sopravvivono grazie all’intervento di Baldr.
Da quel momento, Sigrid si dimentica di tutto l’amore e i progetti di vita che aveva con Leif, in favore della vendetta verso Thor. Loki, dio dell’inganno, propone alla donna un’alleanza contro gli dei di Asgard. Sigrid decide di radunare cinque guerrieri che non hanno paura di morire, vista la potenza distruttivi degli dei, supportati dalle armi magiche del nano Andvari. Riuscirà, Sigrid, ad affrontare le difficoltà e gli ostacoli fino a ottenere la propria vendetta?
L’ambientazione nordica: un mix vincente
È impossibile non fare paragoni con la serie di Vikings (qui vi lasciamo la recensione di Vikings Valhalla), una serie che ha conquistato il pubblico, grazie alla sua ambientazione nordica, sesso, violenza, scene d’azione capaci di incollare allo schermo e le storie di personaggi che sapevano risultare interessanti. Dopo Il Regno di Ga’Hoole, Twilight of the Gods è il secondo progetto animato di Zack Snyder. La prima stagione è composta da sette puntate da venti minuti circa e l’ultima, l’ottava, da quaranta minuti.
L’ambientazione nordica, effettivamente, ha una grande fascinazione sul pubblico. Piace a chi vuole vedere un po’ d’azione, a chi è appassionato di storia, a chi vuole vedere storie epiche e coinvolgenti, dove i personaggi quasi corrono incontro a una morte gloriosa per poter festeggiare e banchettare con gli dei nel Valhalla. La possibilità che il tuo personaggio preferito possa morire, rende la storia molto avvincente per lo spettatore. Zack Snyder aveva una formula vincente in mano, un mix con cui era veramente difficile costruire una serie fallimentare.
Twilight of the Gods: tra alti e bassi
Purtroppo le opere di Zack Snyder non brillano nella scrittura dei suoi personaggi. È un errore che ha già compiuto in precedenza con, l’esempio più evidente, Batman v Superman: un film che non ha convinto il pubblico proprio per la scrittura dei due personaggi principali, che ha rovinato l’esperienza di tutto il prodotto. Dopo la reazione negativa del pubblico per Batman v Superman, il regista non ha saputo correggere il tiro e ci ha presentato un Twilight of the Gods con una scrittura estremamente semplicistica e superficiale dei personaggi.
In Twilight of the Gods abbiamo alcuni tratti caratteristici dello stile di Snyder che si sposano brillantemente con l’ambientazione della serie animata: l’ampio uso del rallenty e lo speed ramping (il cambio rapido di velocità delle immagini in una stessa inquadratura) durante le scene d’azione. Lo stile di disegno è spigoloso, estremamente particolare, e si fa un grande uso del contrasto tra i colori, come il rosso sangue sulla neve. I paesaggi, soprattutto nel gioco di colori, convincono e creano una bellissima ambientazione.
La scrittura dei personaggi: un punto critico
Come abbiamo già detto, la scrittura della trama e dei personaggi non riescono a rimanere al passo della direzione artistica e qualità tecnica della serie. Sulla carta, la storia di Sigrid doveva essere epica e struggente. Le sue decisioni e le sue reazioni di fronte agli ostacoli che si trova ad affrontare, però, la rendono poco credibile e per lo spettatore è praticamente impossibile appassionarsi al suo viaggio. Il problema più grande è Sigrid perché è il personaggio principale, ma è quasi tutto il cast a non essere convincente.
Purtroppo l’impressione generale è che i personaggi siano stati scritti da più persone che non si sono accordate tra loro. Non seguono gli obiettivi che dichiarano, provano astio per alcuni personaggi solo in alcuni momenti, non sembrano ascoltare gli altri del gruppo. I dialoghi tra loro sembrano casuali. Seid-Kona è l’unico personaggio che brilla sul cast: con una storia affascinante, misterioso e appassionante al punto giusto, coerente fino all’ultima puntata, dove purtroppo si perde.
Le nostre conclusioni su Twilights of The Gods
Twilight of the Gods, lo ribadiamo, è una serie d’animazione fermata Zack Snyder e disponibile su Netflix dal 19 settembre. La storia di Sigrid è condita da violenza esplicita (dobbiamo avvertire i più sensibili di voi: si vedono viscere e organi interni), sesso, e scene di battaglia al fronte di una scrittura non troppo brillante. La regia degli scontri risulta avvincente, anche se i nemici vengono indeboliti per permettere ai protagonisti di sopravvivere il tempo necessario a raggiungere il finale di stagione.
La serie risulta adatta a un pubblico che vuole violenza e sesso esplicito, ma supera appena la sufficienza per chi cerca una storia avvincente che sappia tenere incollati allo schermo. Voi avete già visto Twilight of the Gods o lo vedrete prossimamente? Diteci la vostra opinione in un commento su Kaleidoverse. Vi invitiamo a leggere gli articoli più recenti come la recensione di The Money Game, disponibile su Prime Video, la recensione di Lego Star Wars Rebuild the Galaxy su Disney +.
Twilight of the Gods nasce dalla collaborazione tra Zack Snyder e Jay Oliva, disponibile su Netflix dal 19 settembre. La serie animata ha una bella direzione artistica: bello il contrasto dei colori soprattutto sul campo di battaglia e nei paesaggi. Ci sono sangue, battaglie, sesso e la possibilità che i personaggi vadano incontro a una morte violenta. Tutto ciò che viene mostrano a schermo è rigorosamente non censurato. Purtroppo la scrittura non regge il confronto con la buona qualità tecnica della serie: personaggi che sembrano dimenticarsi di alcuni discorsi e obiettivi per poi riprenderli dopo qualche puntata; avversari che vengono depotenziati per poter fare sopravvivere i protagonisti, togliendo al pubblico il brivido dello scontro. Se il pubblico cerca solo violenza e sesso esplicito, con una buona direzione artistica, rimarrà soddisfatto, se cerca qualcosa in più, non potrà apprezzare fino in fondo il prodotto.